19/12/07

Musica, maestro!

Stasera mio marito è alla cena natalizia coi colleghi... la bambina è molto raffreddata ed io sono rimasta a casa.
Sola.

Questa casa è davvero molto silenziosa dopo il calar delle tenebre. Viviamo in quartiere del centro storico, dove la bambina, per fortuna, abbassa l'età media degli abitanti, portandola a 68 anni.

La vita inizia il suo brulichio prima dell'alba, e non sempre siamo noi i primi a svegliarci qui intorno.... Verso le 5 e mezza passa il signore del latte fresco... o per meglio dire, esce di casa, col suo ape piaggio di duemila anni fa... probabilmente si arrampica in collina dove ha le bestie, le munge, per poi tornare in paese in mattinata.
Poi alle 7 suonano le prime campane della chiesa, e allora tutta la strada si sveglia, e le vecchiette escono fuori, come le lumachine dopo la pioggia, imbacuccate e raggrinzite, per rispondere alla chiamata delle campane ed iniziare per bene la giornata.
C'è la signora che ogni mattina, alle 7.40, passa sotto il nostro balcone con due sacchetti della spesa. Il giorno in cui non la vedrò passare mi piglierà un colpo.

E poi tutto il resto della città si riversa dalle mie parti, passano gli ambulanti, quelli del pesce, quelli della verdura, quelli che vendono pigiami, lenzuola, tovaglie, secchi, stracci e manici di scopa. Ed è tutto un grido, un chiacchiericcio, le mamme che portano i bambini al catechismo, le sartine che vanno nella merceria sotto casa, due vicini che si fermano a scambiare quattro parole, bambini che si rincorrono in bicicletta, e persino la banda del paese, che si esercita proprio nel salone parrocchiale della chiesa.

Ma la sera cala il silenzio.
C'è solo il ronzio della radiolina attraverso la quale sento mia figlia, ogni tanto, tossire, o lamentarsi, girarsi e rigirarsi... poco fa ce l'aveva con Sally, immagino fosse la sorellina di Charlie Brown...

Silenzio.

Vorrei accendere la tv, ma perché non provare a fare il bis di quella meravigliosa esperienza di qualche giorno fa?
Prendo in mano i miei ricami ancora incompleti, ma stavolta mi butto sul jazz.
Keith Jarret. The Koln concert.

Musica maestro.

2 commenti:

HanaBi75 ha detto...

che meraviglia di descrizione. Mi piacerebbe un posticino così almeno in questa fase della mia vita. Un po' ritirata diciamo....E che bella soluzione ricamare a suon di jazz wow... sono lì col pensiero!!!

venusinfur ha detto...

non capisco se è il posto che è meraviglioso o se sei tu a renderlo tale