14/01/08

Passano gli anni...

Stamattina, bella pimpante, con pargola al seguito, me ne andavo tranquillamente verso casa di mia madre, come quasi ogni mattina.
L'edificio in cui abitano i miei, ha al piano terra un istituto superiore, lo stesso che ho frequentato io. Sorvolo sulle mie opinioni riguardo il fatto di mettere un liceo in un condominio, e lascio ad altri post i miei aneddoti sulla vita da liceale e "condomina", e torno al fatto di stamattina.
Mentre camminavo sotto i portici dell'edificio, in lontananza vedo tre ragazzi affacciati dalla finestra-saracinesca (mica ci potevano lasciare solo le aperture da vetrina di negozio, ci sono le saracinesche...) ed uno di loro mi chiama:
"Senti!"
Io mi punto l'indice sul petto, per chieder conferma che stesse parlando proprio con me.
"Si, si, tu!"
Già il ragazzotto guadagna 100 punti, dandomi del "tu", specialmente visto che ho la bambina per mano. Mi capita sempre che mi diano del "Tu" quando mi vedono da sola e passano al "Lei" o "La signora", quando ho la bambina dietro... Quindi mi avvicino alla finestra, con una briciola di buonumore in più rispetto a tre secondi prima.
"Ce lo prendi il cancellino?"
Guardo a terra è vedo la ben nota "girella" fatta con lo stesso materiale del "riccio" delle spugne da cucina. Però è bianca. Ai miei tempi erano verdi.
Raccolgo il cancellino da terra e glielo porgo, accennando un lieve sorriso
"Sono cose che possono succedere..." mi sorride il giovine, "Specialmente quando il professore non c'è" fa eco un altro, e strappa il cancellino dalla mano del compagno per lanciarlo verso la schiena di un altro compagno, dall'altra parte dell'aula.

Passano gli anni, le generazioni si succedono, ma certe "abitudini" non cambiano.

1 commento:

sirjo ha detto...

Ah ah ah, il lancio del cancellino esiste da sempre: prima di noi e dopo di noi, in secula seculorum.

Ciao Lucy, simpatico il tuo blog.

Un saluto by Sir Jo