17/03/08

La Signora

La Signora dice di essere del '44. Non è poi tanto vecchia. Vive al piano terra della nostra palazzina, ma abbiamo accessi alla strada separati e indipendenti.
La Signora è un po' strana.
Vive con all'incirca 3 cani, a sentire i diversi timbri dell'abbaiare. Passa intere giornate chiusa in casa. Esce nel cuore della notte sbattendo la porta. Sparisce per settimane, e porta con se i cani, perché in quelle occasioni non si sentono.
La Signora è decisamente strana. E' dedita all'alcool. Spesso ha allucinazioni, la si sente parlare da sola dietro la porta con le persiane, con gli spiragli aperti e i suoi occhietti tondi che scrutando la strada. Parla con una specie di amico invisibile e commenta quello che succede.
La Signora strappa ogni busta che le arriva per posta, e la butta per terra.
Una volta ha colto in flagrante il postino che le portava una bolletta della luce, ed ha attaccato mille storie che non la voleva... alla fine se l'è presa, ma ha detto al postino, con strafottenza "Tanto u'nni paju" (Tanto non la pago).

Stamattina la Signora era davanti alla mia porta. Io la saluto sempre, gentilmente, nell'incertezza che si tratti di un momento SI (dove anche lei è cortese e presente a se stessa), oppure un momento NO, (dove dice frasi senza senso credendo di rispondere a domande che nessuno le ha mai fatto, inserendosi nel contesto di quel suo mondo parallelo dove vive, col suo amico invisibile)
"Buongiorno" le dico, e lei ricambia, ma mi guarda, mi scruta coi suoi occhietti rotondissimi, le pupille nerissime e l'espressione vagamente assassina. Faccio in fretta ad aprire. Il suo sguardo si addolcisce e capisco che non mi aveva riconosciuta, ma adesso si. Ho anche la bambina in braccio ed ho ancor più fretta di entrare a casa.
La Signora borbotta qualcosa, ma io fingo di non sentirla, perché non capisco cosa dice, ma poi capisco. Mi volto, la guardo. Lei ripete "Ma tu parli italiano?"

Per un secondo mi si apre la mente alla ricerca di un significato: non mi ha riconosciuta? Mi sta scambiando per qualcunaltra? Non si ricorda di me? Si riferisce alla bambina?
Poi mi ricordo che è tempo sprecato, le sorrido, rispondo "Si!", mi infilo in casa e chiudo la porta.

La Signora mi ha sempre fatto pena, fin da quando l'ho conosciuta. Abbiamo allertato due volte i servizi sociali, ma lei si rifiuta di aprire loro la porta, oppure si barrica dentro e finge che non c'è nessuno. O - peggio ancora - è davvero chissà dove e per chissà quanto tempo.
A volte torna dalle "vacanze" che sembra quasi normale, coi capelli curati e i vestiti puliti, ma dura il tempo di un niente. Chissà dove va, chissà cosa fa...

La Signora è la parentesi tragicomica della mia quotidianità.

1 commento:

tarta1 ha detto...

Che brutta situazione! .... non capisco perchè alcune persone si riducano cosi ... ne vedo tante purtroppo e ogni volta mi domando perchè

il fatto è che fanno anche paura ..... e visto che una di loro ha cercato di strozzarmi condivido la paura

La cosa più brutta è che moriranno sole queste persone e pochi si ricorderanno di loro