11/07/08

La ballata delle prugne secche

Pulsatilla è una veterana di splinder. Ve ne sarete accorti, un paio di mesi fa, che c'era la pubblicità del suo secondo libro nella home page.
Mio marito ha comprato quel libro.
Io ho letto solo le prime tre o quattro pagine direttamente in libreria, ipnotizzata dalle parole. Ipnotizzata da cotanta banalità. Nella mente avevo solo un pensiero fisso: questa robaccia si, e la mia robaccia no?
Mio marito deve aver frainteso la causa del mio ipnotismo, quindi l'ha comprato, e - non pago - ha anche comprato il primo libro.

Così, ieri sera, per non leggere di nuovo Camilleri (Racconti quotidiani) o Adams (La vita, l'Universo e tutto quanto), mi sono presa in mano questa "Ballata delle prugne secche" e ne ho letto quasi metà.

Si, lo ammetto io prima che qualcuno insista per farmelo notare, rosico. Rosico sempre quando leggo libri che non mi piacciono. E - alla fine - amo così tanto il gesto in se della lettura che è estremamente difficile che un libro *non mi piaccia*.
Pochi libri ho lasciato interrotti, perché credo che leggere un libro fino alla fine sia un atto dovuto nei confronti dello scrittore, che ci ha perso tempo ed energie per scriverlo. Poi può piacermi o non piacermi, risultarmi pesante o insipido, o affascinarmi, coinvolgermi, catturarmi. In ogni caso mi sfonzo quanto più possibile per leggerlo TUTTO.

Rosico perché penso agli editori che volevano *da me* fior di quattrini per pubblicare il mio libro, o quell'altro che ha detto: no, non lo pubblico perché [segue elenco di cose che non gli sono piaciute].
E allora mi dico che sicuramente il mio romanzo non è il capolavoro della letteratura contemporanea, ed è anche vero che non riesco ad essere obiettiva a riguardo, ma - che cavolo! - ha una trama ben definita e - che ci crediate o no - ho messo 10 volte più cura nella grammatica di quanta non ne abbia messa per il tema degli esami di maturità. Ho studiato la concordanza dei congiuntivi e dei condizionali bloccandomi per ore su una sola frase, e i sinonimi, per evitare ripetizioni.

L'ho smontato e rismontato che mi sentivo un muratore invece che un architetto.

E non riesco a trovare un editore - uno! - che voglia darmi fiducia.
Editori - però - che poi pubblicano m*rda senza problemi. Perché la m*rda si vende.

Mi viene da citare una frase di Baricco, tratta da "I barbari":
(Vado a memoria e a parafrasi)
Dice che in Italia nessuno legge più eppure - bilanci alla mano - i grandi gruppi editoriali hanno degli introiti spaventosi. Qual è allora la verità? Che i libri che si vendono, in realtà, non sono libri. Sono libri di barzellette sul famoso calciatore, sono gli script dell'ultimo spettacolo teatrale del famoso cabarettista, sono le agende simpatiche con le citazioni divertenti ecc.

Ma lasciamo perdere, ché poi mi deprimo.

Per quanto mi riguarda, la ballata delle prugne secche finisce lì, al capitolo su francesco_76 o come si chiama.
Forse stasera leggerò un po' di Giulietta Squeenz, giusto per andare oltre le quattro pagine che avevo letto in libreria e onorare, così, quel mio senso del dovere di lettrice.

12 commenti:

lauraricama ha detto...

Anche io sono una lettrice che nn abbandona mai un libro a metà... ma perchè nn fai leggere a noi il tuo libro? Io lo leggerei sicuramente fino in fondo...

utente anonimo ha detto...

... secondo me se fai un gesto eclatante, tipo fare la lap dance in un autobus all'ora di punta vestita da hello kitty, oppure infilarti una filza di salsicce nella tasca dei pantaloni e farti seguire da tutti i gatti del vicinato mentre col megafono sponsorizzi il tuo libro... o che so: evirare il tuo ex, arrampicarti sul campanile di un qualche importante Duomo, o fare un pellegrinaggio in ginocchio da casa tua alla casa editrice col tuo libro legato sulla fronte.... vedi che appena finisci sul tg cinque il tuo libro lo vendi come il pane!

Federica

emilystar ha detto...

ti leggo da un po' e sento che sei capace di scrivere bene, ma x essere scrittori davvero forse nn basta. forse dovresti cercare altre vie che la pubblicazione del tuo libro: partecipa a dei concorsi letterari, segui dei seminari a tema, partecipa a dei corsi di scrittura creativa...in questo modo potrai raffinare i tuoi talenti, conoscere le persone giuste e metterti alla prova su un pubblico ristretto.

il talento è ovvio che c'è,ma forse nn basta x arrivare dove vuoi tu....dai, coraggio la strada è lunga ma sei giovanissima, hai tutto il tempo x diventare la alliende italiana ( e comunque camilleri ha cominciato a pubblicare a 60 anni mi pare, giusto???)

lucyvanpelt78 ha detto...

#Laura: proprio ieri ho "ritirato" il libro da Lulu, perché dato che mi sono decisa a riprovarci con le case editrici mi sembrava corretto... Ma se vuoi ti spedisco il file per email

#Federica: hai ragione, ed è esattamente questa prospettiva e questa consapevolezza la cosa che mi deprime di più

#Emily: i concorsi letterari prevedono spesso delle quote di iscrizione. In passato l'ho fatto, ma è stato solo uno spendere soldi inutilmente, perché vince solo uno e a tutti gli altri meritevoli viene proposto un contratto di pubblicazione a pagamento. I corsi di scrittura... tzè! Nella mia città ci sono a malapena le scuole superiori... Ricorda che, anche se sono giovane, sono comunque una "mater familias" e non posso prendere e partirmene e andare a vivere un anno a Bologna o a Torino o chissà dove per frequentare una scuola di scrittura... è il treno che ho lasciato partire 5 anni fa, quando ho deciso che volevo sposarmi e metter su famiglia: non rimpiango quella scelta ma sono ormai rassegnata al fatto che mi tocca prendere ciò che arriva e basta.

dalle8alle5 ha detto...

Per quanto riguarda il "leggere", io concordo con il decalogo di Pennac:


1. Il diritto di non leggere

2. Il diritto di saltare le pagine

3. Il diritto di non finire un libro

4. Il diritto di rileggere

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa

6. Il diritto al bovarismo *

7. Il diritto di leggere ovunque

8. Il diritto di spizzicare

9. Il diritto di leggere a voce alta

10. Il diritto di tacere


* Il termine bovarismo indica l’attitudine degli uomini a credersi e a vedere le cose diversamente da quelle che sono, a sognare delle felicità irrealizzabili, irraggiungibili.


Per la pubblicazione credo che serva, come per tante cose in Italia, un santo in paradiso, altrimenti anche se sei la reincarnazione di Pirandello non ti degna purtroppo nessuno

tarta1 ha detto...

ok non lo comprerò mai ..... ma se permetti quando qualche libro proprio non mi piace .... io si lo abbandono!!!! ..... di spazzatura ce n'è già tanta perchè devo per forza anche leggerla?

lucyvanpelt78 ha detto...

Il mio intento NON è dire di non leggerlo, o di non comprarlo. Che me ne frega a me?

tarta1 ha detto...

lo so che non è questo il tuo intento ..... il tuo intento è quello di dire che c'è qualcosa che non va .... e io sono d'accordo con te! l'ho detto un sacco di volte ...... apro un libro e mi chiedo ... acciderbola .... ma chi è che h avuto questo coraggio?

io il tuo .... anzi i tuoi libri li ho letti ..... ^___^

e sono una tartaruga dai dentini aguzzi

emilystar ha detto...

cara, lo so che quando sei madre cambiano le priorità, cambiano le possibilità, ma nn devi rinunciarci in partenza. dopo che mi sono laureata in legge volevo iscrivermi a giornalismo, ma avevo una figlia piccola e avrei dovuto andare ad urbino con figlia e babysitter....ovviamente ci ho rinunciato, ma nn ho rinunciato a scrivere e ho fatto tanti corsi di scrittura creativa, ce ne sono anche di bellissimi on line, ti assicuro che impari molto e sopratutto impari a confrontarti con altri. adeso mi sono iscritta nuovamente all'università, ma i ragazzi sono grandi( nemmeno tanto,.....però almeno nn ho pannolini da cambiare) e ti assicuro che anche se è faticosissimo ai sogni nn ci rinuncio. ah dimenticavo...mio marito è assolutamente contrario....ma lo lascio parlare.....

utente anonimo ha detto...

Guarda... non ti rispondo nemmeno! Quando ti fai venire questi attacchi di sconforto vorrei essere lì e darti due schiaffoni per farti riprendere!!!

frose non avrai scritto la divina commedia, ma ti assicuro che il tuo "Ballerina scalza" è sicuramente meglio di Tre metri sopra il cielo o Ho voglia di te, libiri che hanno venduto tantissimo... O molto meglio di Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire. La letteratura è come tutto il resto: non basta aver scritto una buona cosa per emergere. Serve avere qualcuno che finanzia. Sono i soldi il motore del mondo, non l'arte.


Quindi io NON ammetto che tu ti faccia prendere dallo sconforto. NO NO NO e ancora NO! Capito!???!?!


Ps: l'autrice di qual libro verrà a Taranto (così ho letto sul sul blog). Se riesco a capire dove va vedo di fare una capaitna e di scoprire "i trucchi" del suo "successo".


Lucy devi sempre credere in te, perchè il mondo non fa altro che buttarci per terra. Ma tu vali di più, molto di più.


Giada

lucyvanpelt78 ha detto...

Si, si certo... ma sta di fatto che io sto ancora qui a struggermi mentre altri hanno trovato il modo di "riuscire". Non è solo questione di "crederci"... purtroppo, perché fosse solo per quello sarebbe pure troppo facile.

luci77 ha detto...

...già il fatto che hai citato baricco mi fa capire tanto di te...io adoro baricco perchè non è commerciale, non è inflazionato da nulla è uno scrittore puro e penso che anche tu lo sia....mi raccomando non mollare..a volte i sogni si avverano...