28/07/08

Vivere di espedienti

Domenico preferiva farsi chiamare "Domingo", perché sapeva più di "esotico". Ostentava un accento emiliano, ma chissà da dove veniva. Una volta glielo chiesi e lui rispose un'assurdità del tipo "Io vengo dal mare, dal cielo, dalla terra e dalla pancia di una donna".
Domenico faceva il pittore. Oppure il menestrello, Oppure il manovale. Soprattutto scroccava pasti al ristorante di mia zia, in cambio di qualche lavoretto, un murales, una serata di pianobar, un mezzo trasloco.
Domenico era uno che - secondo mio nonno - viveva di espedienti.
Io credo che fosse la persona più libera e felice che abbia mai conosciuto in vita mia.

Il mio sogno è quella stessa libertà e quella felicità. Il vivere di espedienti.

Amo cucire, amo ricamare, montare e smontare, pitturare, levigare, incollare, assemblare, rifinire, decorare.
Se riuscissi a farne un mestiere sarei la donna più felice e soddisfatta di questa terra.

2 commenti:

diecisette ha detto...

Ma tu leggi nel mio pensiero!

Ma tu condividi il mio pensiero!

Ma tu sei il mio pensiero?


Federica

billa ha detto...

ecco il mio commento è la fotocopia di quello sopra ... la cosa che mi ha lasciato a bocca aperta è che stamattina svegliandomi pensavo proprio questo ... perchè non riesco a vivere facendo solo quello che più amo e so fare benissimo ??? ho preferito non rispondere ...


cini


billa