30/09/08

Una rosa è una rosa, che sia essa bianca o rossa...

...una rosa è una rosa e non potrà mai essere un lillà.

Quanto mi sta piacendo rivedermi integralmente Lady Oscar!!!

Partiti!

I PIF e il premio di Giada sono partiti stamattina, tutti con spedizione raccomandata, quindi non frugate nelle cassette delle lettere, ma fate attenzione al postino! :-D

Dopo quello che è successo con il premio di Orka, non mi fido più di mandare pensierini realizzati da me con prioritaria, perché mi dispiace il doppio quando si perdono. Un oggettino acquistato si può sempre acquistare di nuovo, ma un lavoretto hand made no!

Sono pronti!

I PIF partiranno tra poche ore in direzione della Tarta, di Federica, di Trasparelena, di Annalia e di Giogio!
Quindi occhio al postino tra due o tre giorni! :-)

Giada, parte anche il tuo premioooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!

...e ora scusatemi, ma devo andare alla posta :-P

29/09/08

Perché non è ancora il momento di fare un altro figlio: motivi più o meno validi e più o meno razionali

Comincio dai pro. Che coincidono anche con una parte dei contro.

Per ora mi trovo coinvolta dall'onda emotiva della gravidanza. Matilde cresce, è sempre più indipendente e, per quanto la cosa mi faccia piacere, in qualche modo mi mette addosso la nostalgia. La nostalgia del pianto-miagolio, del profumo di latte e olio dopo bagno, quell'odore inconfondibile che solo i neonati hanno. Mi manca l'allattamento. Mi manca lo sguardo innamorato del neonato, quando si fonde con la mamma perché crede di essere ancora un tutt'uno con lei. Mi mancano i piedini piccoli coperti dalle ghettine di ciniglia, e le musichette dei carillon.
Questo è il mio desiderio di maternità, solo nostalgia.

Sentire mia figlia che usa il congiuntivo imperfetto, o che canta a squarciagola le canzoncine e va, corre verso le altalene, cammina per strada dandomi la manina e facendomi tremila domande, è una cosa stupenda, ma mi fa venire il magone al pensiero di quanto fosse piccola, un tempo.

L'emozionalità del mio desiderio è il suo principale "contro". Perché razionalmente posso trovare un milione di validi motivi pratici per rimandare la cosa.

Innanzi tutto, lo spazio. Abbiamo appena assestato la stanzetta della bambina e abbiamo scoperto che per farci stare dentro anche un altro letto bisogna togliere tutto il resto.
Le mie forze. Matilde le assorbe tutte, completamente. L'anno prossimo andrà all'asilo e solo allora, forse, potrò scoprire di avere ancora energie da dedicare a un altro bambino.
Gravidanza&parto. Son cose che passano, dolori che si dimenticano. Col ca##o! Io ho ancora ben vivo e bruciante il dolore di ogni singola doglia che mi ha tenuto compagnia per 14 ore prima di poter fare quella min#ia di epidurale che non ha fatto l'effetto sperato. Senza entrare nei dettagli, il dolore delle contrazioni era sparito (e solo grazie a quello sono riuscita a partorire dopo altre 5 ore) ma mi sono rimaste ben sveglie tutte le altre zone intime, quindi ho sentito tutte le lacerazioni e anche alcuni dei punti di sutura (quanti in tutto? Circa 30). Per un mese non riuscivo ad alzarmi e a sedermi... Insomma se con la prima figlia, avevo solo mio marito a cui badare, adesso non ce la fare a stare dietro anche a Matilde in quelle condizioni. Dunque è meglio he cresca ancora un po'.
Notti bianche. Per i primi 13 mesi non ho dormito più di 2-3 ore a notte. Alle 7 suonavano le campane della chiesa ed io mi sentivo beffeggiata: per tutto il quartiere era il momento di svegliarsi, io non avevo ancora nemmeno dormito. Torniamo al discorso iniziale: non ce la farei a badare a Matilde in quello stato, perché sarò nuovamente troppo impegnata a pregare per la mia salute mentale.

Non ci metto di mezzo alcun discorso economico perché sono convinta che i soldi non c'entrano. L'unica cosa di cui un bambino ha veramente bisogno, per i primi anni, è la mamma. Tutto il resto è solo un accessorio che serve agli adulti per trasformare il bambino in un bambolotto. Mi riferisco ai vestitini graziosi e ai giocattoli stupidi.

Rileggendo il tutto e tirando le somme mi torna in mente la promessa che ho fatto un anno dopo che è nata Matilde. "Prima devo farmi almeno un anno di dormire la notte, poi si vedrà".
Ultimamente Matilde mi ha interrotto le notti, ma voglio pensare che sia solo un momento passeggero. L'anno comincia a partire da maggio-giugno scorso, quando finalmente ha smesso di chiamarmi 3-4 volte nel cuore della notte solo per sapere dov'ero e che facevo.

Dopo la prossima primavera vedremo...

Seduto in quel caffè

Io non pensavo a teeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! :-D

28/09/08

Seppellire un desiderio che comincia a farsi strada

Passeggio per una grande strada di Palermo, aspettando che Idiva mi raccolga di passaggio.
Guardo le vetrine dei negozi di quella strada, in ordine: prenatal, baby chic, la cicogna, iana, 012...
Sentendo uno strano rigonfiamento nel cuore, salto gli altri negozi a tema.
Arrivo fino in fondo, fino ad una libreria. Esposto in vetrina c'è l'ultimo di Piero Angela "Perché dobbiamo fare più figli"

Decido che è meglio cambiare rotta.
Risalgo la strada e torno alla stazione.
L'unico desiderio che sento, guardando passare i treni, è quello di un bicchiere d'acqua.

Pericolo scampato.

Solo della mamma

"Tu sei la bambina più bella del mondo!"
"Noooooooooooooooooooooo!!!"
"Ma guarda che è un complimento..."
"Noooooooooooooooooooooooooo, io non sono..."
"Ma non è una cosa brutta.... tu sei la bambina più bella del mondo...."
"Nooooooooooooooooooooooooo! Io non sono la bambina più bella del mondo!!!!"
"Ma perché?!"
"Perché io non sono del mondo, io sono della mamma!!"

Ho finito

Incredibile ma vero! Il pomeriggio di silenzio e concentrazione mi ha permesso di realizzare il premio per Moonsweet e ben 5 PIF! Mancano solo piccole rifiniture a mano e poi sono pronti, tanto che ho deciso di spedirli subito, piuttosto che aspettare Natale (anche perché son venuti proprio carini e non vedo l'ora di mostrare le foto!).

Questo risultato mi porta inesorabilmente verso una riflessione: in ogni cosa che faccio, l'avere mia figlia presente, mi fa impiegare 4 volte il tempo necessario.
La cosiderazione è un po' bruttina, ma visto il risultato (anche dal punto di vista di mia figlia che si è fatta coccolare un po' da nonni e zii), credo che mi prenderò più spesso questi "pomeriggi creativi silenziosi".

Detto questo, vi annuncio che farò un'edizione speciale del "Psychiatrichelpizzati e vinci" per il giorno del mio compleanno. Mancano ancora quasi due settimane ed avrò modo di spiegarlo meglio, ma come sempre solo uno sarà il vincitore: il mouse più veloce! :-D

26/09/08

Genius at work

Non l'avevo mai fatto prima d'ora. Ho mollato la bambina da mia madre e sono tornata di corsa a casa mia. La scusa "ufficiale" è che devo fare pulizie.

In realtà sto lavorando, sto creando, sto cucendo, sto progettando, sto scucendo e sto imprecando contro la mia scarsa manualità.

Sto facendo i PIF. Ho già fatto il premio psychiatrichelpizzato di Giada.

E sono ebbra, ebbra di creatività... e c'è un silenzio in casa....

Bisogna essere precisi

"Matilde io esco..."
"E dove vai?"
"A trovare una mia amica... tu resta qui con papà a fargli compagnia..."
"Va bene..."
"E mi raccomando, comportati bene e non fare arrabbiare papà.."
"Si mamma..."
"Allora ciao...."
"Ciao.... Ah! Mammina...?"
"Che c'è?"
"Ma per esempio quali sono le cose monelle che non devo fare?"

25/09/08

Una sporta "al bacio"

Ho ricevuto il primo regalo di compleannooooooooooo!!!
Un capolavoro del ricamo, creato dalla bravissima Idiva!!!

Dolcissimo! Quando l'ho visto mi sono quasi commossa! ^_^

Già che c'ero le ho dato il suo premio per il nostro grande concorso "Psychiatrichelpizzati e vinci": un biscornu, il primo che mi sia riuscito decente...
Ma - furbona io! - ho fatto solo due foto dall'alto, che non fanno vedere l'effetto finale...

Giada, abbi pazienza e a breve arriverà il premio anche a te!! :-D

Lady Oscar

Chissà quanto è fedele la versione della storia di Francia che viene narrata in Lady Oscar.
Da piccola non ci andavo pazza, ero più per la magia: Lallabel, Emy, Johnny, Creamy, Ransie, Chappy ecc...

Ieri ho iniziato a vedere l'opera integrale di Lady Oscar, in dvd. Sono arrivata alla puntata 8.
Da quel poco che ho visto ho come l'impressione che la traduzione dei dialoghi non sia stata fedele. Talvolta ci sono battute che non hanno attinenza con ciò che succede e non capisco il perché.
Ad esempio all'inizio della seconda puntata, il padre di Oscar va da lei con un abito femminile in mano. Le dice che deve andare a scortare Maria Antonietta che arriva dall'Austria e siccome c'è rischio che cerchino di rapirla, lei, Oscar, deve travestirsi da donna (?!) e fingere di essere la principessa. Oscar butta via l'abito che le ha dato il padre e dice che non proteggerà mai una donna.
Poco dopo, in divisa da capitano delle guardie, è al confine sul Reno, pronta a scortare la ragazzina.

Che senso ha?
Nessuno.

Me lo spiego pensando che chissà cosa *in realtà* dice lei a proposito dell'abito. Perché il "Non proteggerò mai una donna" è anche quello che risponde al padre quando lui le ordina di indossare l'uniforme, nella prima puntata.
Allora forse la frase originale è un'altra... La frase originale potrebbe essere, dapprima "Io sono una donna e mai mi vestirò da uomo e farò il soldato", e poi, riguardo all'abito, "Ho scelto di essere un uomo e non mi vestirò mai da donna".

Sono sicura che se cercassi un po' in giro su internet troverei facilmente la soluzione, ma adoro scervellarmi sui cartoni animati, sulle trame, sulle censure ecc :-)

Voi lo sapete?

24/09/08

Soluzione

E' salita con sicurezza nello studio e, quando gliel'ho chiesto, mi ha detto di non aver nemmeno guardato se io fossi in camera da letto perché era sicura che fossi nello studio.

Quiz logico-bambinico

La prima mattina è arrivata con sicurezza in camera da letto.
Il primo pomeriggio è tornata con sicurezza in camera da letto, non mi ha trovato, si è fermata all'ingresso ed ha urlato "Mamma dove sei?!"
La seconda mattina è andata con sicurezza in camera da letto.
Il secondo pomeriggio è salita con sicurezza nello studio.
La terza mattina (questa) si è lanciata con sicurezza verso lo studio, ma io che l'ho sentita allontanarsi l'ho chiamata dalla stanza da letto per dirle che ero lì.

Più tardi, il terzo pomeriggio, dove andrà?

La risposta alle 17!

Ok, ci riproviamo

Dopo 48 ore di off line, Google continua a dare risultati che non capisco. Ieri sembrava che avesse fatto perdere posizioni al mio blog nella pagina dei risultati della ricerca di *una certa parola*, invece stamattina ci ritrovo in cima un post che ormai nemmeno esiste più, perché l'ho cancellato.

Vabbè.

Siccome mi sono arrivati messaggi di gente disperata, sull'orlo della crisi d'astinenza.... e siccome l'astinenza stava prendendo anche me (ma l'avete notato che ho continuato a scrivere nonostante sapessi di essere off line?).... me ne fotto e torno online.

Tanto ormai lo sapete: questo non è il mio blog, io non sono io, ma sono soltanto una che mi imita e mi sciommiotta, e talvolta neanche tanto bene.

L'unico motivo per cui voglio tenere questo blog nascosto alla mia vita reale e quotidiana è perché perderei di spontaneità. Tutto qui.

E allora si ricominciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!

23/09/08

Io non dovrei mai andare in giro per negozi con mia madre

"Guarda che belle scarpette.... gliele compriamo alla bambina?"
"No mamma, sono carine ma sono troppo dure..."
"E queste, guarda!"
"Anche quelle le ho già toccate e sono troppo dure.... questo tipo di scarpe sono belle a guardarsi ma non sono comode da portare"
"Eh, sei la solita esagerata!"
"Esagerata... io ho un'idea ben precisa sul tipo di scarpe che deve indossare mia figlia, e non vedo l'esagerazione"
"Ma che c'entra adesso che le scarpe sono dure! La bambina si deve abituare..."
"La bambina deve indossare scarpe morbide che le permettano di muovere le dita del piede quando cammina e l'articolazione della caviglia....Sono cose che ho studiato e mi hanno convinto e sui piedi di mia figlia decido io, perché poi sarà a me che da grande lei rinfaccerà problemi di postura e cose simili."
"Bah... e queste? Neanche queste vanno bene?"
"Queste.... queste sono morbide, proviamole"
"Vuoi provarle pure queste? Che te ne frega se sono dure!"
"Ho già detto cosa ne penso!"
"...quando una è testa di cavolo...."
"Certo.... ma *chi* tra noi due lo è?"

Io non dovrei mai andare in giro per negozi con mia madre

Piove

Sul mio bucato.
Bello è l'autunno, ma con qualche inconveniente.

Senti il botto!

Abbiamo messo in pensione la radiolina. Dopo quasi 3 anni di onorata carriera era giunto per lei il momento del riposo.
Domenica scorsa, a pranzo a casa dai miei, la bambina si è messa a letto e - non avendo portato con noi la radiolina - le ho detto semplicemente: "Quando ti svegli, scendi dal letto e ci vieni a trovare in salotto"

Dopo un paio d'ore TAP-TAP-TAP, il rumore dei suoi piedini nudi ci ha preannunciato che aveva capito alla perfezione.
Cogliendo l'occasione, la sera , a casa, l'ho messa a letto dicendole la stessa cosa. Al primo rintocco di campane, alle 7, il TAP-TAP-TAP mi ha svegliato e il suo urlo gioioso "Io sono quiiiiiiiii!" mi ha tramortito.
Sebbene da un mese dorma nel letto grande, non aveva ancora "scoperto" di poter scendere da sola.
Ormai non c'è più bisogno che glielo dica...

Però.... però... c'è ancora la sponda nel lettino.... anche se lei scende dalla parte dei piedi (che non è chiusa dalla sponda) è comunque un ostacolo da aggirare.
Quando ha iniziato a dormire nel letto grande, solo il primo giorno ho accostato totalmente la sponda. Poi l'ho sempre distanziata dal materasso, sempre di più, per fare in modo che lei "senta" il vuoto da quel lato, e non tocchi la sponda, ma che in caso di caduta, comunque, possa pararla. Ebbene, centimetro per centimetro, ieri sera mi sono accorta che siamo arrivati ad almeno 15 cm di distanza tra la sponda e il materasso, tanto che lei, di giorno, ci gioca ad infilarsi nell'intercapedine. E allora mi sono detta: ma che senso ha sta sponda messa qui? Serve solo ad impedirmi di rifare il letto comodamente.

Adesso ho messo a letto la bambina per il riposino e le ho tolto la sponda. Le ho raccomandato di stare dalla parte delle stelline (del muro) e di fare attenzione a non avvicinarsi troppo al bordo, poi le ho rimboccato istintivamente le lenzuola bloccandole sotto il materasso, ma tanto so che ci metterà tre minuti a scoprirsi.
Stavolta, però, ho acceso la radiolina, in modo da sentire subito il colpo a terra nel caso in cui dovesse cadere...
Finora tutto tace.

Giuro che se mi libero definitivamente della spondina del letto, festeggio con lo champagne!

22/09/08

Mi hanno scoperta

Mio fratello, l'ingegner T, ha scovato questo blog grazie a google e al M0T0 RADUN0 di sabato sera. Incredibile pensare che, nell'elenco dei risultati di google, il mio blog sia più in alto rispetto al sito ufficiale della manifestazione.

Mio fratello mi ha lasciato un commento, anonimo ma inequivocabile.

All'inizio mi si è gelato il sangue, poi l'ho presa a ridere, infine mi sono preoccupata. Non per mio fratello T, in genere (perché in famiglia è quello più innocuo), ma perché ho capito che chiunque può arrivare a questo blog con facilità.
E allora va bene che lo abbia scoperto T. Va bene che mio marito si trovi la pagina nella cache del computer. Ma non voglio che nessun altro scopra questo mio posto segreto.
Il pensiero di mia madre che legge le mie cose (anche solo le didascalie ai lavoretti di punto croce) mi fa venire l'orticaria.

Non sapendo in quali circostanze la pagina del mio blog sia comparsa sullo schermo di uno dei 5 computer che ci sono in casa dei miei, ho tremato all'idea che fossero tutti insieme davanti al pc ("Dai, vediamo se cerchiamo il M0T0 RADUN0 su google che cosa spunta"). Non è per quello che scrivo (che alla fine sono nerchiate), ma per la libertà che sento, quando scrivo.
Non riuscirei più a scrivere nulla se sapessi che qualcuno della mia famiglia legge quello che scrivo.

Devo fare più attenzione.
La contromisura più efficace che ho trovato è stato di cancellare quel post, cosicché la voce di google non porti a nulla, copiare il testo, scrivere un nuovo post camuffando la parola chiave metterdo lo 0 al posta della o.

Sarà sufficiente?

Il mio primo M0T0 RADUN0

Cerda, come già detto, è un paesuncolo di collina, quattro case e interi ettari di piantagioni di carciofi. Anni fa ci facevano la Targa Florio, dunque - per rispondere a Lauraricama - non hanno passione per lo ska ma ce l'hanno per i M0T0ri.

Tutto comincia qualche giorno fa, quando mio fratello l'ingegner T mi comunica che lo ha contattato il cantante di un gruppo metal hard core (but very very very hard) che hanno incontrato alla "Notte bianca" di Termini Imerese per chiedergli se gli Skapestrati potevano suonare al M0T0 RADUN0 di Cerda.
Noi (in mezzo agli Skapestrati mi ci metto pure io) non vediamo l'ora di farci conoscere in giro, suonare, regalare le demo ecc, quindi mio fratello ha accettato l'invito.

Ieri pomeriggio è partito lui insieme a mio fratello P il batterista, S il chitarrista, P il trombettista e C il cantante alla volta di Cerda, alle 16 per fare il punto della situazione e il check sound.
Io, dopo aver affidato mia figlia a mio marito, sono partita alle 18 insieme ai miei genitori, con la nostra macchina, una Panda vecchio modello, perché la macchina di mio padre l'avevano presa i ragazzi.

Arriviamo a Cerda dopo 45 minuti (20 di autostrada e 25 di provinciale tutta curve... ripeto che ci facevano la Targa Florio e non a caso) e arriviamo all'ingresso dell'area del M0T0 RADUN0, con tanto di transenne, divieto d'accesso ed energumeno radio-munito.
Mio padre si affaccia dal finestrino della panda e chiede "Ma da dove si entra?"
L'energumeno lo guarda (mio padre è un cinquantasettenne coi capelli brizzolati e la faccia pulita) e ribatte "Ma lei dove deve andare?"
"Al M0T0 RADUN0"
L'energumeno mette in M0T0 i suoi due neuroni per elaborare la risposta di mio padre, poi continua "Ma avete parlato con qualcuno.......?"
"Siamo lo staff degli Skapestrati!" gli urlo io dal sedile posteriore.
Al sentire il nome del gruppo, l'energumeno indossa magicamente la livrea, con un mignolo sposta le due transenne, e ci fa anche l'inchino mentre passiamo. Inutile dire che la Panda si è gonfiata tutta ed ha camminato a 5 cm dal suolo mentre faceva il suo ingresso trionfale nell'area del M0T0 RADUN0. Ci faremo serigrafare il logo degli Skapestrati sul cofano, così la prossima volta non ci sarà neppure bisogno di dirlo!

Non posso dire nulla sul M0T0 RADUN0 in se, perché è un mondo che è assolutamente fuori dalla mia portata mentale. Non riesco a capire il divertimento nel fare scoppiettare la benzina dentro la canna della marmitta, esibizione che hanno fatto tutti i M0T0ciclisti, perché per me è solo frastuono accompagnato da un gran spreco di carburante.
Mi ha divertito, invece, quel tizio che ha fatto il cerchio sull'asfalto puntando la ruota anteriore della M0T0 e facendo slittare quella posteriore mentre la M0T0 girava a mo' di compasso. Ha consumato un copertone e fatto una fumata mortale di gomma bruciata che ancora mi viene da tossire, ma è stato bravo nel farlo. Lo "sfidante" invece, ha fatto scoppiare la gomma a meno di metà giro...
Tra la fauna locale spiccavano alcuni personaggi davvero improbabili, gilet di pelle con le frange e pantaloni coordinati, cappelli da cowboy e baffi-basette a filo unito.

Il concerto è stato interessante, abbiamo (ho) distribuito ben 21 cd che, per il pubblico che c'era, è stato un bel risultato.

L'altro gruppo era very very veeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeery metal hard corissimo, di quelli che urlano "Uooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooh!" dal profondo della laringe emettendo un suono più che gutturale, quasi viscerale e per nulla umano.
Nemmeno Mariella Devia nella scena della pazzia di Lucia di Lammermoor è riuscita a farmi stare con fiato sospeso e a bocca spalancata per 8 minuti consecutivi. Non credevo che il corpo umano riuscisse a produrre un suono di quel tipo.... sembrava un rutto, ecco, un rutto che si protraeva per minuti e minuti...("Sembrava il mio maiale" commenterà alla fine la madre di C il cantante, che ha la campagna e gli animali da fattoria).

Il tocco di classe della serata è stato, poi, lo spogliarello a sospresa. A sorpresa per i M0T0ciclisti, chiaramente.
Sta tizia coi capelli fuxia è stata a ballare (eufemismo) sul palco in abiti discinti per mezz'ora. Non sappiamo com'è andata a finire, ce ne siamo andati dopo aver smontato tutta la strumentazione e l'abbiamo lasciata lì sul palco in compagnia di un panzone senza camicia che ondeggiava voluttuosamente il suo lardo davanti a lei e agli altri.

Insomma, in definitiva è stata la serata più trash di tutta la mia vita. Una serata che mi ha spalancato le porte su un mondo balordo, che mi ha segnato, mi ha illuminato, mi ha cambiato.

Da domani i miei ricami a punto croce avranno solo soggetti dark con gli charms a forma di teschio.

(Se vi sembra che alcune o si sono trasformate in zeri, è solo un'illusione ottica :-P )

21/09/08

Moto raduno

Ma voi mi immaginereste nel bel mezzo di un motoraduno coi motorazzi e gli omaccioni pelosi che indossano i gilet di pelle nera a torso nudo?

Fatelo. Poi ci confrontiamo.

20/09/08

Dove non può la tecnica, può la musica

"Mi venite a prendere alla stazione tra mezz'ora?"
"Tra mezz'ora???"
"Amunì!"

Mio fratello, l'Ingegner T, ieri era in trasferta dai nonni ma non aveva nessuno che potesse prenderlo alla stazione al ritorno.

"Va bene, sto venendo"
"Aspè.... vuoi dire che vieni tu?!"

Sono la peggiore guidatrice che abbiano mai avuto in famiglia...

"Si, vengo io, e se non ti conviene te la fai a piedi"

Risatina dall'altro lato del telefono. Ridi ridi, che ti faccio vedere io...

"Sto scendendo! Vado a prendere T alla stazione!", urlo scendendo le scale
"Ci vai tu? Con la macchina? Col buio?". Quell'altro... mio marito...
"Non hai detto che l'hai pagata oggi l'assicurazione? Che problema c'è?"

Esco.

Io ho problemi con l'auto, e già ne ho parlato, e in famiglia non mi danno fiducia, tzè!

Sono arrivata alla stazione sana e salva. Ho recuperato mio fratello T e sono ripartita alla volta di casa mia.

Stavamo parlando della serata live di stasera, con la demo degli Skafazzati (il gruppo ska di mio fratello P)  in sottofondo, quando arriviamo ad un semaforo rosso.
Accanto a noi accosta una macchina con due ragazzi a bordo: dai finestrini abbassati esce una musichetta rockeggiante.
Io abbasso i nostri finestrini e alzo il volume della musica. Mio fratello guarda me, guarda il guidatore dell'altra macchina e poi comincia a seguirmi e cantare a squarciagola il ritornello della canzone.

Ci sarebbe stata una bella partenza sgommata, ma non ne sono (ancora) capace...

19/09/08

Cose che non vorresti mai vedere #1

Un verme che scappa via dal patto nel quale hai appena mangiato.

Ma che bambina generosa!

"Mammina io non lo voglio il pesce!"
"Oh invece si che lo vuoi.... perché c'è questo da mangiare... Mangiamo tutti il pesce stasera"
"E anche tu ti mangi il pesce?"
"Si, certo, anche io"
"E ti mangi quello mio?"

Skifiu

Domani sera appuntamento a Cerda per una serata a tutta musica!

...
...
...

Gli Skifiu, il gruppo ska di mio fratello P, suoneranno in piazza. Se vi chiedete dove sia Cerda, cercatelo su google... è un altro paesino arroccato in collina.
Li pagano? No. Al massimo li rimborsano delle spese sotto forma di ticket per le consumazioni ad un bar convenzionato nei paraggi (insomma, come dire: l'acqua ve la offriamo noi!)
Io sarò di nuovo con loro, con la mia fedele videocamera, ma stavolta mi porto il treppiedi perché la volta scorsa mi si sono bloccate le spalle a forza di tenere ferma la videocamera mentre al mio fianco le mamme di altri due Skifiu ballavano e saltavano.
Con ogni probabilità dovrò anche prestarmi come "hostess" per distribuire le loro demo agli astanti.

L'unica cosa che non mi va proprio giù è che ci sarà un freddo e un'umidità che mi gonfierò tutta come un tappo di sughero!

...però mi diverto! :-D

18/09/08

Continua la magia

"Io mi chiamo MatiLLLLde"

Abbiamo conquistato la elle. La diretta interessata asserisce che sia ancora merito della Fatina dei Ciucci.

Romeo e Raffaele

Romeo è l'impiegato della posta che si occupa delle spedizioni e col quale, per forza di cose, ho a che fare almeno due volte a settimana.
Romeo è il cognome. All'inizio credevo fosse il nome e allora mi ero anche lasciata invadere dalla romanticheria del nome (sebbene il tizio, in se, non ispiri nulla di romantico), poi però ho sentito che lo chiamavano per nome e allora ho capito.
Romeo è un cosiddetto "mortu'ntall'ovu". Letteralmente "morto nell'uovo", che evoca scenari tristi di pulcini decomposti, ma in senso figurato è uno leeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeento, ma leeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeento.... privo di vitalità, ecco.
Romeo liscia tutte le banconote che gli capitano sotto mano, e lavorando alla posta di lavoro da fare ne ha parecchio. Toglie tutte le piegoline, cancella tutti i segni, poi le ripone ordinatamente nel cassettino, con calma, senza scomporsi, coi gesti precisi e lievi di un orologiaio. Ma di mestiere non fa l'orologiaio, fa l'impiegato delle poste e forse qualcuno dovrebbe spiegarglielo.

Raffaele lavora alle poste centrali, ed è l'impiegato allo sportello delle spedizioni. E' rapido, veloce, ha l'occhio furbo, la battuta facile.
Ma non c'è mai.
Quando non c'è più nessuno in coda, sparisce. Sta via per non so quanti minuti e prima che ritorni si è rifatta la fila di 5-6 persone.

Per un motivo o per un altro, quando vado alla posta a spedire - qualsiasi ufficio scelga - impiego sempre almeno un'ora prima di uscirne fuori.

Self service della carta

Entro nello studio e vedo fogli bianchi sparpagliati ovunque. Guardo meglio e vedo che i fogli non sono proprio bianchi. Hanno tutti un piccolo scarabocchio, al centro.

Matilde sta seduta in un angolo, seminascosta dal divano. Ha una matita in mano.
Fa un piccolo segno al centro di un foglio, poi lo mette da parte, si alza, va nello sportello della scrivania, lo apre, prende un foglio da una risma ormai non più intatta e se ne torna nel suo posticino.

Ha scoperto il self service. Siamo rovinati.

Obiettivo colorario

Le cassettierine da bricolage ce le ho. 64 cassettini con una capacità di 7 farfalline ciascuno.
Ho circa 170 colori diversi. Ne ho ordinati altri 40 ai primi di settembre, più altri 40 pochi giorni fa. Quando arriveranno sarò solo a metà del colorario completo.
Ma datemi tempo, e 40 per volta me le procuro tutte.

Spero di non disinnamorarmi del ricamo, nel frattempo.

Ho la colite

Dice che è causata da stress, ansia, collera trattenuta, emozioni forti non espresse e nervosismo.
In effetti, a conti fatti, sono parecchi mesi che non mi faccio un bel pianto.

Ho un senso di nausea che arriva ad annodarmi la gola. Bleah.

Speriamo che passi in fretta.

(Se mi sbatto ripetutamente la testa al muro mi verrà da piangere?)

Inaugurazione della nuova stagione

Io faccio due tipi di colazione: una estiva ed una invernale.
La differenza viene dettata dalla temperatura del caffellatte. In inverno lo prendo tiepido, in estate lo prendo a temperatura di frigorifero.
Poi ci sono i cereali... i fiocchi di mais e riso tostato.

Diversamente da quanto suggerito dalle confezioni di cereali, io li odio quando sono croccanti, perché mi scorticano le gengive, quindi li mangio solo ammollati nel latte tiepido. In inverno.
In estate, invece, col latte freddo adoro le fette biscottate con la marmellata.

Lo so che faccio una colazione più "calorica" in estate, rispetto a quella invernale... ma chissene?

Oggi ho inaugurato la nuova stagione di colazione: 45 secondi di microonde per il latte e due pugni di cereali.
Aaaaaaaaaaaaah! l'autunno!

Max Sax Cox

Un sassofono contralto.
Mio fratello T, l'ingegnere elettronico magistrale ha chiesto come regalo un sassofono contralto. E la sua ragazza gliel'ha pure regalato!

Adesso se ne sta in giro per youtube a guardarsi le lezioni di un americano che caldeggia l'imboccatura a labbro inferiore rilassato.

Ah! Ingegnere!

Fili di follia

Anna ha lanciato un blog-candy per festeggiare il suo nuovo blog.
Io partecipo e quindi devo pubblicizzarlo.... dunque ecco a voi il suo banner!



Andateci, fa delle cose stupende (anche se sul nuovo blog non ci sono ancora le foto che aveva in quello vecchio).

17/09/08

Salendo le scale

"Matilde io salgo in cucina..."
"Posso farti compagnia?"
"Ma certo, a me fa piacere che tu mi faccia compagnia"
"Eh, certo! Alle mamme fa piacere che le bambine facciano loro compagnia... perché senza le loro bambine, le mamme, come fanno?"

Quando mi lascia a bocca aperta, così, senza fiato e con le ginocchia tremanti, me lo chiedo anch'io.

(Altro che asilo! Credo che l'anno prossimo la iscrivo in prima media...)

Il mistero delle perle scomparse

Non sono propriamente perle, tipo quelle delle ostriche. Sono palline di plastica sfaccettate e bucate, del tipo che serve per fare le collanine.
Ne avevo 9, me ne servivano 8 per arricchire un certo ricamo che ancora non posso mostrare. Bene, le prendo e le poggio sul tavolo della cucina.
Faccio cose, ne sposto altre, si sveglia mia figlia e sto con lei. Poi lei va in cucina ed io la raggiungo a distanza di pochi minuti. Ovviamente era lì a giocare con le perle. "Stavo facendo un pupazzo di neve!" si giustifica. Ma tant'è che le perle sono solo 7. Cerco a terra, le chiedo se ha notato che ne cadeva una, se l'ha messa in mezzo ai suoi giocattoli ecc, ma niente. La perla è sparita. Metto in salvo le altre e mi dico che poco male, ho ancora la nona di riserva.
Dopo cena, dopo aver messo a letto la bambina, finalmente mi dedico al ricamo. Prendo le 8 perle ma quando è il momento di metterle mi accorgo che è troppo tardi, sono stanchissima e mi si chiudono gli occhi. Faccio un "coppino" con un foglio di carta, metto le 8 perle lì e me ne vado a letto.
Stamattina, torno nello studio e dentro il coppino ci sono solo 7 perle.

Sono vittima di una maledizione che ha del "piratesco". Lucy e la maledizione delle perle.

Non trascrivo le imprecazioni, lascio spazio alla vostra immaginazione.

Il ricordo più antico

Ho letto in una rivista per mamme, che intorno ai 3 anni i bambini cominciano ad avere ricordi "permanenti", ossia che rimarranno nella loro memoria anche da grandi, ma che questi ricordi, spesso, solo solo i ricordi delle emozioni e non dei fatti in se. L'esempio riportato è quello di un bambino di 5 anni che scoppia in lacrime alla vista di un ventilatore a pale, ma non sa dire nemmeno lui il perché. Poi si scopre che due anni prima il bambino aveva subito un intervento e nell'ambulatorio dove si trovava c'era un ventilatore a pale. A distanza di 2 anni il bambino non ricordava più l'evento ma solo la paura che gli provocava, di riflesso, la vista di un ventilatore.

Il ricordo più antico che ho risale all'estate del 1981. Non avevo ancora 3 anni e sono andata ad Ustica coi miei genitori e i miei nonni.
Ricordo chiaramente molti dettagli.

- L'aliscafo. Ricordo che uno zio di mia madre ci accompagnò al porto e uno dei suoi figli mi regalò una scatola di caramelline alla ciliegia, quelle a forma di palline che stavano dentro la scatolina di latta rotonda.
- L'albergo. Ho ricordi confusi. Ricordo una scala col tappeto rosso, ma forse la ricordo soltanto perché mio padre mi fece una foto e allora è da quella foto che nasce il ricordo.
- La colazione in albergo. Ricordo con precisione che mi sono innamorata delle marmellatine. Per me erano una cosa nuova, insolita, e buonissima. Ricordo i camerieri che mi sorridevano e mi coccolavano. Stranamente, però, ricordo la sala con la convinzione che fosse la cucina dell'albergo. Forse perché, dato che in casa facevo colazione in cucina, anche lì la stanza dove si faceva la colazione non poteva che essere la cucina.
- Il pulmino che ci portava al mare. Era grigio, non è ritratto in nessuna delle foto e mio padre si meraviglia sempre quando gli racconto questo dettaglio del pulmino.
- Il mare. Ricordo gli scogli. Ricordo le scarpette "ragnetto" rosse.
- La bambina che mi restituì il salvagente. Ero sulla riva, tenuta per mano da mia madre e con l'altra tenevo il salvagente. Il salvagente mi sfuggì, cadde in acqua e venne preso dalle onde. Una bambina che era lì vicino lo afferrò e me lo porse. Quella bambina avrà avuto 7-8 anni ma per me era "grande", e allora la ringraziai.... me lo ricordo benissimo, le dissi "grazie" e glielo dissi prima che mia madre mi invitasse a farlo, e lo feci per dimostrare a quella bambina "grande" che ero "grande" anch'io.

Ciò che penso a proposito di questi ricordi "dettagliati" (alcuni mi sembra di averli vissuti ieri) è che li ricordo semplicemente perché li ho rievocati continuamente durante tutti questi anni. Spesso mi è capitato di ricordarli, per il solo gusto di farlo. Poi, in età quasi adulta, ho preso l'abitudine a ricordarlo solo per mantenerlo in memoria, perché avevo capito che era un ricordo antichissimo ed era "strano" che riuscissi a ricordare così bene le cose che erano successe quando ero così tanto piccola.

Matilde ha più o meno la stessa età, quindi da adesso in poi *potrebbe* ricordare negli anni quello che le succede adesso.
La cosa, da un lato mi diverte, dall'altro mi preoccupa.

Kung fu panda

Cariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiino!!! Peccato che non sia propriamente "per bambini", perché credo che la storia sia un po' troppo complicata, ironica, parodistica per dei bambini piccoli....
...e poi se non hai mai visto almeno il primo Matrix non riesci a cogliere tutte quelle citazioni che ne fanno un gioiellino delle risate!

Biscornu

Ma chi l'ha detto che, quando si fa un biscornu, si viene colte da un raptus crocettoso e bicorne per cui si ha la voglia di farne centinaia?

16/09/08

Countdown

"Miiiiih, mancano pochi giorni al tuo compleanno!"

Allora... innanzi tutto manca quasi un mese... va bene, mancano poco più di tre settimane.... ma perché farlo notare così?
Ma soprattutto, perché non impiegare le energie nella ricerca e nell'acquisto del mio regalo piuttosto che sprecarle in un inutile conto alla rovescia??

Piccolo discorsetto sul punto croce

Se parlo di punto croce con chi non ha mai visto un ago di persona, allora mi considerano una catanonna.
Se parlo di punto croce con chi sa cucire e ricamare, allora mi considerano una dilettante.

Il punto croce non è un tipo di ricamo "da bambini", e nemmeno "da vecchi".

Il punto croce richiede una precisione più accurata del ricamo classico, una pazienza più forte nel cambiare sfumature di colore con frequenza, una cura maggiore nella tensione del punto e un processo logico mentale che faccia seguire correttamente il percorso giusto da fare.

Sono stanca di vederlo sminuire, soprattutto da donne che si "vantano" ricamatrici esperte.... "Io ho fatto questo e io ho fatto quello" e poi liquidano il punto croce come robetta da poco, una cosa facile, ma poi vai a guardare i *loro* ricami a punto croce e li scopri disordinati e fatti male, con le crocette diverse, non tutte nello stesso verso, e i colori piatti perché "Non ha senso cambiare tre sfumature blu, scegli un solo tipo di blu e usi quello".

Il punto croce è un'arte che ha delle regole ben precise e difficili da seguire, e bisogna avere una certa predisposizione a questo tipo di ricamo: non è il punto erba, che ti prendi in mano un ago, un po' di filo e un pezzo di stoffa e lo fai seguendo il disegno a matita decalcato.

Oh!

Di quando avrei voluto scomparire

"Ho fatto una caccona gigaaaaaaaaaaaaaante!"

Non credo che sia sbagliato fare la cacca nel bagno di un ristorante, specialmente quando si è bambini ed è difficile controllare certe cose e certi stimoli... ma urlarlo a squarciagola rientrando in sala, proprio no!

15/09/08

L'autunno

Non è solo la frescura, non è solo la pioggia, non è solo la luce...
E' l'aria, l'odore, l'asfalto bagnato, le gocce che rimangono appese alla ringhiera con tutte le loro forze, e brillano. E' il brivido di una folata di vento che fa venire la pelle d'oca. E' il piacere di chiudere le finestre e indossare una maglietta a maniche lunghe.
E' lo sguardo della gente, che da adesso in poi, lentamente, impallidirà. E' il canto degli uccellini che si salutano. E' il sole dorato, miele che cola sulle case e sulla gente. Sono le mosche che non ci sono più. E' il profumo delle caldarroste. E' il piacere di riempirsi i polmoni di aria fresca e pulita, dopo una notte di pioggia. E' il grigio argenteo del cielo, che invita a coprirsi. E' il desiderio di una minestra di lenticchie.

E' l'autunno.

14/09/08

AAA Fata cercasi

Diciamo che *una mia amica* ha scaricato col mulo questo mondo e quell'altro di schemi per punto croce.
La mia amica si è innamorata di una fata, questa:


La mia amica, però, vorrebbe sapere se qualcuna di voi la conosce e sa a quale casa appartiene, chi è l'autore e cose simili.... perché si, è bello trasgredire, ma è anche giusto dare importanza al diritto d'autore.... Infatti la mia amica vorrebbe comprare lo schema originale...
Lo schema illegalmente procurato è poco chiaro e confuso e da stampato è anche peggio... ma non chiedete alla mia amica se cercherebbe ugualmente lo schema originale se, al contrario, lo schema scaricato fosse leggibile... io non lo farò :-)

13/09/08

Premi premi e ancora premi!

Una sfilza!!




1) Indicare da chi si è ricevuto il premio: da Icyflower
2) Dire perchè si è deciso di creare il blog: ha! la ragione vera? ma vera vera vera? Beh... avevo bisogno di uno spazio nascosto dove potermi esprimere senza timori nè riguardi. Il punto croce e il cucito è venuto dopo, anzi devo dire che proprio curiosando tra gli altri blog di splinder ho scoperto che esiste tutto un mondo di blog a punto croce... in fin dei conti basta andare a leggere i post di ottobre-novembre 2007 e si capisce benissimo perché ho deciso di aprire il blog. Beh ma comunque.... non dimenticatelo mai... io non ho mai aperto nessun blog, io non sono io.... sono solo una che mi imita e mi scimmiotta e talvolta nemmeno bene, eh?
3) Dire qual'è la propria arte preferita: arte? la musica, naturalmente...
4) Onorare altri 13 blog amici:Ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh questa è sempre la domanda più difficile... la salto! :-)

Esperimento scientifico

E' risaputo che una fetta biscottata spalmata di marmellata, cadendo, si giri su se stessa fino ad appiccicarsi sul pavimento dal lato della marmellata.

Ho scoperto che anche una striscia di ceretta si comporta alla stessa maniera.

Sgrunt.

12/09/08

Abbiamo finito?

Boh, forse sono io che mi sottovaluto come mamma-educatrice, forse è mia figlia che è cresciuta meglio di altri, oppure sono gli altri bambini e le altre mamme che vedo in giro che non riescono a reggere il confronto del duetto Lucy&Matilde...

48 ore senza ciuccio ed è finita. Fino a ieri sera la bambina ha voluto che le facessi un po' compagnia, pochi minuti, poi sono uscita dalla sua stanza e lei si è addormentata tranquilla. Non ha fatto un fiato durante tutta la notte.
Adesso si è addormentata così, come sempre, senza rompere e senza chiamarmi, come se nulla fosse successo, come se fosse tutto normale.

Forse ho sbagliato io a cercarmi esperienze e consigli su come affrontanre lo s-ciucciamento, perché mi sono vista proiettata in un futuro angosciante, fatto di notti nuovamente insonni, pianti inconsolabili, preghiere e implorazioni e cuori di mamme che si stringono tra le lacrime dei lori figli fino a diventare come gomme masticate.

A casa Van Pelt non c'è mai stato nemmeno un accenno di tutta la tragedia che mi si era profilata.
E poco fa, quando l'ho messa a letto, non mi ha nemmeno chiesto di rinfrescarle la memoria sul perché "non possiamo più metterci i ciucci in bocca".

L'idea della Fatina è stata davvero geniale.

Magistralis cum laude

E così mio fratello T, circa una mezz'oretta fa, in un'aula del Politecnico di Torino, è stato proclamato Ingegnere Magistrale con 110 e lode.
Dice che mia madre è lì che piange a dirotto.

Io invece sono a casa mia, emozionata, felice ma infinitamente dispiaciuta di non aver potuto assistere.
Maledetta sia l'Airone e le sue tariffe per miliardari.

Sesso forte, sesso debole

"Compri anche la carta igienica?"
"Eh, ma sono a piedi.... è distante.... è una cosa ingombrante, come me la porto.... anzi, tu, già che vai al supermercato, compra anche qualche pacco di latte...."

Io, la donna, vado alla posta con un paio di chili di roba da spedire e una bambina (13 kg) per mano che, a metà strada, vuole salire in braccio. 800 metri a piedi.
Uscita dal supermercato ho 4 pacchi di latte (4 kg), due pacchi di succhi di frutta, un barattolo di marmellata e due pacchi di carta igienica (ingombro simile ad un televisore). E una bambina per mano che vorrebbe scappare ad inseguire un cane.

In tutto questo mi si è risvegliato il mal di schiena quello dei bei vecchi tempi; ho il più liquido e straripante ciclo mestruale  degli ultimi 4 anni; ci sono 34° e il 70% di umidità....
....ma in tutto questo, riesco ad arrivare a casa e affrontare i 23 scalini della prima rampa di scale, con i pacchi del supermercato e la bambina (13 kg) in collo.

Ma in quel famoso modo di dire... *quale* era il sesso forte?

RR Bordino - terza tappa

Ecco la mia mucca per Nadia

11/09/08

Mutande rosa

Stamattina lavatrice rossa. Che non è una lavatrice comunista, semplicemente è una lavatrice piena di bucato nelle sfumature del rosso.

Mio marito ha il vizio di "ingrumugliare" tutta la sua biancheria. Ho sempre trovato i calzini infilati dentro le maniche della camicia, infilate dentro le gambe dei pantaloni. Il tutto in mezzo all'asciugamano della doccia.
Non l'ho mai sopportato.



Il risultato della lavatrice rossa di stamattina, è il titolo di questo post.
Imparerà?

Un mese (quasi) esatto

Ecco quanto manca al mio compleanno. E al compleanno di questo blog.
Un mese e tre quarti d'ora.

Sto per compiere trent'anni.
Ho sempre detto che volevo avere la prima gravidanza entro in 30, ma che per la seconda avrei benissimo potuto aspetatre di compierli. Ecco, ormai devo escogitare un'altra scusa, perché questa scade tra un mese.

Una nuova mania

Infondo un po' tutte andiamo a periodi.

Per me sta per iniziare il periodo della pasta sintetica.
Ho comprato una specie di starter-kit di fimo: 10 panetti di colori assortiti da 25 gr ciascuno. Penso che ci farò i numeri per il calendario dei Flip It Stamp.
Poi se ci riesco oppure no, poco importa, almeno ci provo!

Magistrale, dalla pelle sensibile

Dice che gli hanno fatto tre domande. Dice che lo hanno guardato tutti con aria interrogativa e vagamente sbalordita. Dice che forse erano meravigliati di cotanto sapere, oppure si stavano chiedendo che ca##o stesse dicendo. Dice che hanno approvato il suo esame ma che il voto lo saprà soltanto venerdì.

Mio fratello T si è laureato. Sono la sorella maggiore di un Ingegnere Elettronico Magistrale.
Ma tanto, che gli spalmavo io la pasta fissan sul cuBo, lo vado a dire in giro ugualmente.

Troppo facile

Il sonnellino pomeridiano era durato la metà del solito, questo è vero. Ma è stato davvero sufficiente un giro sulla zucca di Cenerentola e una passeggiata - rigorosamente in braccio - e mezzo gelatino per sfiancare la mia semprevulcanica bambina?

Messa a letto, bacetti e rituali vari, poi solo una domanda: "Mamma perché non possiamo più dormire coi ciucci?"
"Perché li ha presi la Fatina per portarli a Ludovico... però in cambio ti ha lasciato una stupenda lavagnetta..."

Fine. Amen. Dorme come un sasso e senza nemmeno una scena, una piccola tragedia, un pianto inconsolabile, un capriccio, uno sbuffo... niente.... solo una domanda, fatta per l'unico piacere di sentire la sicurezza del conoscere già la risposta e averne conferma.

Ragazzi, devo ammettere che avendo un po' girovagato in internet per avere idee su come "s-ciucciare" mia figlia... mi aspettavo davvero molto peggio!

Soprattutto perché la statistica che mi terrorizzava era "La maggior parte dei bambini abbandona *spontaneamente* il ciuccio tra i 2 e i 3 anni", mentre Matilde proprio in questo terzo anno sembrava attaccarsi di più... fino all'inverno scorso si addormentava cantando le canzoni dello zecchino d'oro: si metteva a letto, si prendeva il ciuccio in mano, ma dopo poco cominciava a cantare e dopo qualche minuto di canzone tutto taceva e lei si era addormentata con la bocca libera e il ciuccio in mano.... ultimamente, invece, era sempre più attaccata, la sentivo proprio "ciucciare", che a tre anni - accidenti! - è davvero anacronistico!
Per questo mi sono decisa a farlo, a farlo adesso e a farlo dolcemente. Un classico è dire al bambino che il ciuccio si è perso e credo che nessuna altra spiegazione faccia apparire, più di questa, l'abbandono del ciuccio un vero e proprio "lutto".

Boh? Sarà che il trucco della "fatina" (la letterina, poi, è il vero tocco di classe ispiratomi, se non ricordo male, da un commento di Federica) è stato l'ideale (ma sapevo già che con mia figlia bisogna "ragionare" e non solo "imporre"), ma davvero mi sta sembrando tutto troppo, ma troppo facile.

Mi aspetto la bufera per domani.

10/09/08

La Fatina dei Ciucci

Dopo circa un'ora e mezza di nanna (decisamente poco rispetto alla norma, ma va bene così), Matilde si è svegliata.
Sulla scrivania, al posto del pacco regalo per Ludovico, contenente i suoi ciucci, ha trovato un grande regalo ed una letterina.
Il regalo era una lavagnetta coi gessetti colorati, la letterina, invece, è questa



La letterina l'abbiamo appuntata con uno spillo al pannello tutto tasche di Snoopy, così ogni tanto ce la rileggiamo (mica per niente è scritta tutta in lettere maiuscole!)

A chi serve, ne mando una personalizzata, eh? :-D

Addio ciuccio

Ore 7.15
Matilde è in cucina. Fa colazione. Furtivamente scendo in camera sua, apro l'armadio e prendo la lavagnetta, ultimo regalo dello scorso compleanno non ancora tirato fuori. La impacchetto per bene. Risalgo in cucina.
"Oggi è una giornata speciale! Oggi verrà la Fatina dei Ciucci! Dobbiamo preparare un bel pacchetto così la Fatina si prende i tuoi ciucci e li porta a Ludovico (il cuginetto non ancora nato, ndr) e a te, in cambio, lascia un meraviglioso regalo: una lavagnetta coi gessetti colorati!"
Esultazioni, evviva, alleluia ecc.

Ore 11
"Ricordiamoci che dobbiamo preparare il pacchetto per la Fatina!"
"Si mamma e lo faccio pure io?"
"Certo! Quando la Fatina dei Ciucci viene a prendere i ciucci di una bambina significa che la bambina è diventata grande!"

Ore 12
"Oggi nella mia stanzetta succederà una cosa meravigliosa! Vienerà..."
"Verrà..."
"...verrà la Fatina dei Ciucci e mi regalerà una lavagnetta coi gessetti colorati!!"

Ore 12.15
"Mamma che bello, io non dormirò più coi ciucci!"
"Beh, ecco, tesoro mio, è diverso... tu dormirai senza ciucci, per la precisione...."

Ore 12.30
"Mamma io ti aiuto a fare il pacchetto coi ciucci per Ludovico!"
"Si, certo.... e tu.... mi aiuterai a mettere.... lo scotch!!! Perché adesso sei grande!!! Io ti ho sempre detto che lo scotch non lo potevi toccare perché eri piccola, ma ormai sei grande...."
"....e allora lo tocco!"
"Si!"
"E me lo metto in bocca!"
-SDENG- "No, amore mio, non puoi metterlo in bocca.... puoi aiutarmi ad appiccicarlo nel pacchetto...."

Ore 13
Abbiamo preparato insieme il pacchetto e - col groppo in gola - l'ho salutata come al solito. Niente di diverso nei nostri rituali, perché le magie accadono quando si dorme...

Ore 13.05
Preoccupanti rumori provengono dalla stanzetta. E' lei che gioca con la sponda del letto. Entro, più che altro per sincerarmi del fatto che non saltasse pericolosamente al buio sul letto, e lei mi chiede
"Mamma perché non mi posso più prendere i ciucci?"
"Perché sei grande, abbiamo deciso di regalarli a Ludovico, ma se non ti addormenti la Fatina non verrà e non ti porterà la lavagnetta...."
"Mi fai compagnia?"
"Certo... resto qui per un po', poi me ne vado perché la Fatina non vuole che io sia qui, altrimenti non può farti la magia di crescere..."

Ore 13.15
Esco dalla sua stanza spiegandole che vado a dormire nel mio letto così la Fatina arriverà presto

Ore 13.30
Tutto tace.
A passo felpato entrerò nella sua stanzetta e, se dormirà, vestirò per un attimo i panni della Fatina dei Ciucci.
La magia di crescere, in realtà, può farla solo una mamma...

09/09/08

Psychiatrichelpizzati e vinci - the winner

E i vincitori sono.................................... Idiva e Giada!!!

Bene ragazze, anche voi riceverete al più presto un regalino fatto da me!

Per il prossimo traguardo..... facciamo 22.222 che adesso devo mettermi al lavoro coi PIF, con Natale, senza metterci in conto i RR e l'ADF di Halloween, quindi ho bisogno di un attimo di tregua!! :-D

San Vito lo Capo

Un paesuncolo in provincia di Trapani che ha più pecore che residenti, ma che in estate diventa una specie di minuscola metropoli sovraffollata perché ha uno dei più bei mari della Sicilia.
Lì i miei suoceri e cognati hanno affittato una casa per una settimana, e lì siamo stati per le scorse 30 ore.

L'unica vera meraviglia che giustifica 200 km di viaggio (e altrettanti per il ritorno) dei quali circa 70 di autostrada, il resto di provinciale tuttacurve, è il mare. Il mare limpido, stupendo. Il mare dei bambini.
Già, perch nel mare di San Vito potresti arrivare a piedi a Favignana, perché cammini cammini cammini cammini e l'acqua ti arriva sempre al polpaccio.
Inutile dire che Matilde si è proprio scialata, con l'acqua bassa e i suoi fidati braccioli sarebbe stata ore intere ammollo...

Domani do un'occhiata alle foto (ma sono sicura che le migliori sono nella macchina dei miei suoceri) e se ce n'è qualcuna meritevole ve la mostro.

07/09/08

Psychiatrichelpizzati e vinci - Quinta edizione

Ho visto il contatore e dato che siamo sulla soglia dei 15 mila mi conviene ricordare che il prossimo traguardo è 15.051.

E visto che 15mila visite sono una cifra più che rispettabile raddoppio il premio e dico che vinceranno sia il numero 15.051 che il numero 15.151, quindi occhio al contatore, mi raccomando! Dovremmo arrivarci al massimo martedì...

L'unico inconveniente è che, giusto domani mattina, andiamo a trovare parenti al mare e torniamo martedì sera, quindi io non sarò aggiornata sul concorso.

Vi rimetto le regole:
Per vincere bisogna semplicemente avere la fortuna di essere i visitatori numero 15.051 e 15.151!
Per dimostrarlo è sufficiente fare una stampata della schermata dove si veda il contatore (qui a destra) e mandarmela per email.

Come si fa a fare la stampa della videata?
Si pressa il tasto "stamp" o "Print screen" della tastiera (di solito è il primo tasto in alto alla fine della sequenza di tasti F)
Poi si apre il paint (start-tutti i programmi-accessori-paint) e si pressa crtl + v sulla tastiera (oppure dalla barra dei menù del paint: modifica-incolla)
Quindi si salva il file immagine (preferibilmente in formato jpg) e si spedisce al mio indirizzo di posta elettronica
lucyvanpelt78 chiocciola yahoo punto it
E già che ci si è, si scrive anche il proprio indirizzo di casa, dove verrà recapitato il premio!

Unica regola - doverosa - i vincitori devono essere 2, ossia il vincitore del numero 15.051 non può vincere anche per il 15.151 (quindi Orka, rassegnati! :-P )

Nel caso in cui uno dei due numeri si perdesse per strada, ho sempre pronto il famoso "piano B" che ben conoscete...
Detto questo, buona fortuna e ci rileggiamo martedì sera!

Questa notte è ancora nostra

Vabbè, ormai si sa che io sui film ci arrivo anni dopo.

Un filmetto carino e non banale, nonostante il titolo che lascia presagire che il prossimo film si intitolerà "La matematica non sarà mai il mio mestiere" :-)

E comunque, Vaporidis... un ragazzetto niente di che ma............... diciamo che si lascia guardare, ecco :-D
Quanto meno dimostra che si può essere "sexy" anche con l'abito da beccamorto, senza il bisogno di spogliarsi, mostrare pettorali e guscio di tartaruga e cose simili... :-)

Non è mica un gioco

"Matilde non giocare con la forchetta!"
"Mammina, ma io non sto giocando..."
"Ah no? E perché strisci la forchetta sul tavolo, allora?"
"Io sto facendo finta di scrivere...."

Non è possibile che, nemmeno tre anni, e riesca a mettermi nel sacco in questo modo.

04/09/08

RR Segnalibro folle

Visto che oggi le poste italiane sono state generose ed hanno consegnato di tutto e di più, posso mostrarvi anche il segnalibro che ho ricamato per Nicoletta, nell'ambito del round robin "Segnalibro folle" organizzato su Follie a punto croce e... udite! udite!.... da me patrocinato!

E que-que-queeeeeeeeesto è tutto amici! ;-)

Swap SOS RICAMINA - Kit di sopravvivenza per la ricamatrice

Uno dei tanti e divertenti scambi organizzati su Follie a punto croce
Per la mia abbinata segretissima ho preparato questa:

Chiusa
Aperta
Il contenuto era compreso nel regalo! Splillini colorati, due matassine, un pezzo di aida, forbicine e ago n°26
Poi ho anche aggiunto un po' di stoffine colorate (che non ho fotografato)

Stella ha ricevuto e mi ha detto che le è piaciuto tutto.... meno male!! :-D

RR Scottadita - the end

Ho ricevuto le meravigliose presine che hanno ricamato per me (in ordine) Viviana, Manuela e Chiara!

Viste tutte insieme fanno un effetto bellissimo! Appena le avrò assemblate ve le farò vedere!

La sorellina minore

Sono alla posta, sto facendo una spedizione ed ho quasi finito. Apro il protafogli per prendere i soldi e un tizio che è nella fila accanto a me mi chiede:
"Ma tu sei la sorella di D.?"
Io lo guardo e gli gli dico: "No, mi stai scambiando con un'altra..."
Ma lui insiste: "Siccome hai la sua fotografia nel portafogli..."

Nel mio portafogli ho tre fotografie: mio marito, mio fratello P quando aveva 8 anni e mio fratello T che ne aveva 20. Riapro il portafogli e lui indica mio marito
"Questo? Non è D.? E' tuo fratello?"
Rido: "Si, ma è mio marito!"

Carramba.

Mio marito è uno che non può fare un passo per strada che incontra almeno tre persone che lo salutano. Ancora non mi era mai capitato che me lo riconoscessero pure dalla foto nel portafogli!

Ma soprattutto... perché mai il tizio credeva che io fossi la sorella di mio marito?

.................................................................................................

....semplice, perché avrà pensato "Questa giovane ragazzina sarà la sua sorellina minore... chissà quanti anni si levano.... lei avrà 16 anni..."

Non so se è vero che il tizio ha pensato questo, ma a me fa un'immensa gioia crederlo!! ^__________________^

03/09/08

SAL Flip It Stamp - April

Ecco il mio April....
Ma..................................................

TA-DAN!!! Meraviglia delle meraviglie.....................................
Il retro!!!!!!!!

Ecco, adesso sono "arrivata". Il retro più perfetto che possa mai fare (c'è un piccolo pastrocchio con fiocchino, ma una sciocchezzuola...)

Posso prendere in mano anche i famigerati strofinacci!!

Un altro passo nel cammino della crescita

"Ecco, così.... adesso devi succhiare..."
"...?"
"Così....vhuuuuf!"
"Fuuuuhv - bubblebubblebubble - Ah ah ah!"
"No, non ridere.... non devi soffiare, devi aspirare! Così... Vhuuuuf!"
"................ Fuuuuhv!"

Come si insegna ad una bambina a bere con la cannuccia?

Colpo di genio!

"Un bacetto! Fai finta che devi dare un bacetto!"
"...smuackvuhf!!
"Ecco! Hai visto! Un bacetto più forte!"
"Smuackvuuuuuuuuuh!"
"Brava!"
"Vuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuhf! Glom glom glom!"

Quante cose diamo per scontato e invece sono difficili e complicate, per chi non le ha fatte mai prima d'ora.

Premiata segheria Van Pelt

Nella stanzetta della bambina c'è un vano adibito a ripostiglio.
In giro per casa ci sono scatoloni pieni di stoffe e attrezzi da ricamo e cucito.
Il sillogismo perfetto vede nel ripostiglio (opportunamente "trattato") la soluzione al caos tessile.

Facile, a dirsi.

Casa mia è una casa antica, costruita sul finire dell'800 e vinta a carte(*) dal nonno di mia nonna negli anni '20.
Non ha i muri "a squadra" e nemmeno "a piombo", ma ogni parete si dirige verso un punto diverso rispetto alle altre, come se fossero tutte pronte per scappare via in direzioni lontane. Quando l'abbiamo ristrutturata, i muratori tiravano giù tutti i santi possibili e immaginabili. Con l'intonaco hanno provato ad aggiustare l'aggiustabile, soprattutto nella verticalità (per dare un'idea: i pensili della cucina sono appesi con tasselli da 12 cm, perché per i primi 6 cm sui muri in alto c'è solo gesso), ma sulla "squadratura" non hanno potuto fare molto.
Questo significa che la distanza tra due pareti opposte in ogni stanza, varia a seconda del punto in cui viene presa la misura, e ogni volta che tiravano su una parete, i muratori volevano che noi stabilissimo a quale parete di muro portante dovesse essere parallela o perpendicolare.

Ebbene, dentro il ripostiglio la differenza tra l'apertura e la distanza sul fondo è di 1,8 cm. Ma noi non lo sapevamo, fino a ieri.
Abbiamo deciso di mettere due ripiani dentro il ripostiglio, cosicché le mie scatole portabiancheria possano trovare giusta allocazione.
Mio marito ha preso le misure e tutto baldanzoso è andato a comprare i ripiani, tagliati a misura.
Arriva a casa e scopre che non ci entrano: che sul fondo vanno limati perché non entrano nel vano.

Bene, e che sarà mai? Mi armo di smeriglio e, olio di gomito, comincio a limare la parte finale dei ripiani. Dopo un'ora di fatica i ripiani non ci entrano ancora.
Prendo un taglierino affilato e affetto piccoli trucioli di legno. Non ci entrano ancora.
Andiamoci pesante: ci vuole un seghetto.

Usare un seghetto per ritagliare una piano di legno spesso 2 cm e lungo 90 è una delle fatiche più immani che mi sia mai capitato di fare in vita mia. Il legno se ne andava per i fatti suoi, il seghetto se ne andava per i fatti suoi... insomma, il taglio sembrava una scaletta per i puffi. E in tutto questo il ripiano non ci entrava ancora.
Erano quasi le 19. Quattro ore di fatica per non riuscire nemmeno a mettere il primo ripiano.

"Amore, vai in ferramenta, prima che chiuda..."

Così mio marito ha comprato una stupenda sega circolare, che in due minuti, affondando la lama nel legno come fosse un coltello caldo nel burro, ha tagliato i ripiani e poi ci ha guardati chiedendoci "Beh? Com'è che per una simile sciocchezza avete impiegato tanto tempo e con questi pessimi risultati?"

Insomma, adesso siamo i fortunati possessori di una sega circolare, a lama da 140 mm, capace di tagliare legni fino a 45 mm di spessore.

Ora voglio costruirmi una cassettiera per riporre i miei lavori in corso di ricamo e cucito!! :-P

(*) è stata ceduta al mio trisnonno per onorare debiti di gioco e abbiamo ancora l'atto notarile che lo certifica!

02/09/08

Caos calmo

Lo so che ci arrivo in ritardo coi libri e coi film...
Ieri sera ho visto Caos calmo, avevo letto il libro l'anno scorso.

Il libro mi era discretamente piaciuto, ma il film...

Boh, non so... Già quando avevo saputo che stavano facendo il film, mi ero un po' stranizzata perché secondo me non è un libro dal quale si tira fuori una sceneggiatura con facilità. E infatti il film non rende per niente il libro.

Un romanzo scritto usando la prima persona singolare, e costituito, più che da avvenimenti, da riflessioni e pensieri, non è un libro trasformabile facilmente.

Nanni Moretti, come attore, fa pena. Ogni battuta, specialmente quelle rivolte alla bambina, sembravano niente di più che la famosa battuta su D'alema "Di qualcosa di sinistra... reagisci... di qualcosa!". Stessa intonazione.
Per nulla "paterno" nei confronti della bambina e evidentemente fuori luogo e a disagio nella scena di sesso.
Mi è piaciuto tanto, invece, Gassman, perfetto nel ruolo, anche rispetto al personaggio del libro.

Poi, credo che io - avendo letto il libro - potevo capire bene la trama, ma chi avesse visto solo il film non ci avrebbe capito un cosiddetto, proprio perché è un libro tutto monologo, pensieri, riflessioni, ricordi ed elenchi. Molti più elenchi di quelli del film... che non vengono nemmeno spiegati...
Insomma... bleah!

Gelsomino

Serena, cammino per strada. Costeggio il cortile del liceo classico e lo sento. Nell'aria, profumo di gelsomino.
Piccolo strascico di un'estate che stenta a congedarsi.

01/09/08

Il concerto

Arriviamo sul posto. I ragazzi sono già lì da diverse ore. Come in un concerto vero, il palco è enorme, pieno di luci, casse, amplificatori e tecnici che districano grovigli di cavi e cavetti.
La location è stupenda: un campo sportivo con vista mare. Peccato che di sera non si vedrà.

I ragazzi sono tranquilli, tranne lui, S, il chitarrista bambino. Abbiamo portato con noi 60 copertine e 60 bustine. I 60 cd li ha portati qualcun altro.
Lavoro di concetto: piegare le copertine, imbustarle e farcire il tutto con il cd. I ragazzi sono 5 e si mettono a catena di montaggio. Si sbrigano in pochi minuti.

Io ho la mia fedele videocamera in mano: sono la loro camerawoman ufficiale.

Arriva il gruppo "famoso", quello per cui è stato organizzato il concerto. Il gruppo di mio fratello dovrà solo inaugurare la serata, proponendo la demo dei loro 5 pezzi registrati.

Il gruppo famoso inizia la prova delle apparecchiature.

P il trombettista ha un proficuo scambio di esperienze con il trombettista del gruppo famoso, e torna tra noi con lo sguardo estasiato. S il chitarrista bambino imbarazza tutti con uno sketch dove finge di tentare il suicidio lanciandosi a mare.
Mio fratello P va a parlare col batterista del gruppo famoso per capire come ha montato i pezzi della batteria. Ogni batterista ha una sua disposizione personale della batteria e lui, lo Skantato Nessuno, va a dire al batterista famoso di non spostare troppi pezzi ché altrimenti poi lui deve rismontarglieli.
Il cantante C va appresso alle minigonne, vantandosi e millantandosi, propondendo la demo e forse anche qualche altro tipo di dimostrazione privata. Per fortuna, poi, arrivano i suoi genitori e si placa la sua ondata di ormoni. Il bassista C è con la sua ragazza. Tanto è brillante il bassista quanto è insipida la sua ragazza.

L'aria è fresca e per fortuna mi sono portata una maglitta con le maniche lunghe. Faccio egregiamente il mio dovere di camerawoman filmando i retroscena.

Si è fatto tardi, è ora di cominciare.
Il cantante C tiene le braccia conserte, strette al petto, come fa di solito quando è teso. Il trombettista P ha riscaldato lo strumento e se ne sta lì, serafico e tranquillo, con l'aria di chi sta solo per fare il suo dovere, con sicurezza e serenità. Il bassista C scherza con mio fratello P mentre il chitarrista bambino S balla nervosamente ora su un piede ora sull'altro. Lo chiamo:
"Che c'è? Ti frigge il c*lo?"
"Un po'"
"S ricordati una cosa importante: qui nessuno a parte i parenti conosce le vostre canzoni: se sbagli note o sbagli accordi fottitene e vai avanti. Inventa, impapocchia, ripeti i passaggi.... gli altri ti verranno dietro. Ma non ti fermare mai."

Si spengono le luci, i ragazzi salgono sul palco. Io e le madri di altri due compomenti ci mettiamo proprio sotto a fare un po' le ragazzine, incitandoli e urlando i loro nomi.
Si accendono le luci, comincia la musica. Il pubblico dimostra di gradire, si avvicinano, ballano. Peccato per il poco tempo a loro disposizione. Finisce la loro esibizione e il gruppo famoso guadagna il palcoscenico catturando l'attenzione dei presenti.

Gli Skantati vanno via. Hanno regalato tutte le 60 demo che si erano portati, e qualcuno l'ha voluta anche autografata.
Bella serata, bella esibizione, belle riprese video.
E poi S non ha sbagliato nemmeno una nota.

L'importante è che ci sia l'uva

"Matilde, vieni qui... ti devo dire una cosa importante... Io più tardi devo uscire..."
"...e dove vai?"
"...devo andare con gli Skafazzati, il gruppo ska dello zio P. Tu rimani qui a casa con papà e gli fai compagnia..."
"...e possiamo mangiare l'uva?"
"Certo che la potete mangiare! Ma ascoltami bene... io potrei tornare tardi, stasera, e magari tu potresti avere sonno... quindi quando hai sonno, lo dici a papà e lui ti mette a letto. Ti prepara il latte.... perché papà lo fa preparare bene il latte... mi raccomando, non fare storie e comportati bene, così poi domani mattina ci svegliamo tutti assieme..."
"Va bene mamma.... ma ora ti devo fare una domanda..."
"Certo tesoro mio, dimmi..."
"...ce n'è uva?"