31/10/08

La vecchiaia arriva anche per me

Il tempo passa per tutti. Accidenti.

Da qualche tempo avvertivo fastidio agli occhi quando ricamavo o cucivo, anche a macchina.... insomma quando stavo molto vicina e molto concentrata sul lavoro che stavo facendo.

Mi dicevo "Sarà la stanchezza, sarà la luce inadeguata, sarà lo strascico dell'allergia di stamattina" ecc.

Invece ieri pomeriggio sono andata a lezione di "orlo a giorno" dalla mia amata Maestra Laura e dopo 2 minuti mi sono, ironicamente, lamentata del fastidio agli occhi.
Lei mi ha porto i suoi occhiali....

Io??? Gli occhiali???? Io sono capace di leggere un trafiletto di giornale a distanza di tre metri! Io non ho mai avuto problemi di vista! Io ho gli occhi di un'aquila!

Leggermente scettica e sulle difensive li ho indossati.... l'ho guardata e li ho tolti subito "Sono troppo forti!"
"Ma che c'entra, tu mica devi guardare me, tu devi guardare la tela"

Li ho inforcati nuovamente, ho guardato lo sfilato, e.....

Come se una ventata di aria tiepida fosse entrata nella stanza.... Tutto chiaro, tutto limpido, occhi rilassati...

Ho bisogno degli occhiali da presbite, vecchia che non sono altro.

30/10/08

Pensieri cattivi

Di solito, quando incontro la madre di Andrea per strada, mi sento precipitare nello stesso vortice di 8 anni fa. Il dolore torna a galla intatto, come se non fosse trascorso nemmeno un minuto da quella telefonata. Non è un caso se, talvolta, ho avuto l'accortezza di cambiare strada quando l'ho vista in lontananza mentre ero in compagnia.

Stavolta, invece, è stata lei a vedermi e a chiamarmi. Era seduta in macchina, dal lato del passeggero. Mi sono chiesta chi della famiglia fosse alla guida. Ed era lui. Il marito. Il padre di Andrea.

Tutto quello che è stato Andrea, tutti gli errori che ha fatto, tutti i dolori che ha procurato e si è procurato, sono stati a causa del padre. L'unica volta che l'ho visto piangere è stato proprio quando mi ha raccontato di lui.

Ed io ricordo ancora lucidamente gli occhi aspri di suo padre, azzurri fino all'incredibile, a dimostrazione che è vero che un tempo ci abitavano i Normanni qui.
In soggiorno c'era la bara chiusa con dentro suo figlio appena ventunenne e nel salotto buono lui mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto "Povera ragazza, quante te ne ha fatto passare, quel mascalzone!"
Ho sostenuto il suo sguardo con durezza. Non l'ho detto, ma ho pensato "Gliene hai fatte passare molte di più tu" ed ho sperato che lo sentisse. Ha continuato a guardarmi, aspettando che abbassassi gli occhi, ma io non l'ho fatto perché in quel momento lui era l'unico vero responsabile della morte di Andrea. Lui e i suoi occhi azzurri, freddi e stronzi.

L'ho rivisto a distanza di 8 anni, lui mi ha riconosciuto, mi ha salutato ed io mi sono chiesta se non si vergognasse di essere ancora vivo, mentre sue figlio è già ridotto a un mucchio di polvere.

Ogni tanto i pensieri cattivi vengono anche a me.

29/10/08

Tenerezza in viaggio

"Adesso mi raccomando, ricordati che quando arriviamo puoi dare un bacio a Sara ma solo sulla guancia, non sulla bocca"
"E invece a chi lo posso dare un bacio sulla bocca?"
"Per ora a nessuno.... poi quando ti sposi lo puoi dare a tuo marito"
"E chi è mio marito?"
"Non lo so, ancora non lo conosciamo, ma sono sicura che sarà un ragazzo molto bello, gentile, simpatico...."
"..."
"..."
"Mammina io mi voglio sposare con te"

L'età del dubbio

L'ultimo di Camilleri. Ancora un Montalbano fuori dal comune, diverso rispetto a come siamo abituati a conoscerlo, più introspettivo, più romantico e - anche - più vecchio.
Una piacevole lettura, una bella storia nonostante il fine non proprio lieto.

28/10/08

Il sacchetto dell'orrore

Apre il sacchetto e un brulichio di vita la colpisce con tutto il suo orrore, scuotendole la pelle con brividi che si arrampicano su per le sue braccia fino alle spalle e al collo, per giungere ai capelli e farli drizzare.

Le risuona nelle orecchie la voce di suo padre: "Qualcuno è un po' aperto ma non ancora assaltato dalle formiche"
Evidentemente le formiche si erano ben nascoste tra le pieghe della scorza.

Quell'albero di melograni è il suo albero preferito. Ama i suoi colori, le foglie verdissime e i fiori "vermigli", come disse il poeta. Quando i frutti, poi, sono ben maturi, racchiudono sulla loro piccola superficie tutte le sfumature di colore che le ricordano l'autunno.
E' molto affezionata a quell'albero, il cui unico difetto è un fomicaio tra le radici. Un formicaio di dimensioni enormi, che ha il suo supermercato proprio tra i rami del melograno.

Ogni anno è una lotta, è una corsa contro il tempo per strappare di bocca alle formiche i melograni maturi dei rami bassi.
Ogni anno non ci riesce. Mai del tutto. Ce n'è sempre uno, che sembra integro o solo un po' screpolato in superficie, ripieno di formiche nascoste, acquattate, in attesa.... come un vegetale cavallo di Troia che va a finire nel sacchetto insieme agli altri melograni. E le formiche aspettano che il sacchetto venga ben chiuso, prima di uscire allo scoperto e lanciarsi all'assalto, alla colonizzazione degli altri frutti ancora intatti.

Ma non sanno, le formiche, che ogni anno quel sacchetto arriva in una casa, nella casa di una giovane donna che ha molto rispetto per gli insetti che si trovano nel loro habitat, ma è altrettanto spietata con quegli ignari che si intrufolano nel *suo*.

Scoprire le corse frenetiche delle formiche all'interno di quel sacchetto, è sempre una visione terribile per lei, nonostante se l'aspetti, nonostante, ogni anno, capiti sempre uguale.

E così, come ogni anno, l'assalto delle formiche ai melograni finisce nel lavello della cucina. Le truppe vengono disperse dal flusso dell'acqua corrente. I piccoli soldatini dalla testa rossa provano a nuotare, a salvarsi, a raggiungere il bordo della vasca, ma invano. La giovane donna non ha pietà di loro, e quando l'acqua li sommerge completamente e le forze li stanno abbandonando, sentono esser preda di una corrente vorticosa, che facendo loro girare un po' la testa, li trascina giù, dentro un buco buio.
La luce non si accederà mai più, per loro, e mai scopriranno di essere arrivati fino al mare.

La giovane donna ripulisce tutto con cura. "Questa è casa mia - pensa - dovevate restarvene nel vostro albero, invece di invadere il mio territorio"

27/10/08

Piano B!

Uno ed uno solo sarà il vincitore! Il primo commento a questo post!!!

26/10/08

Psychiatrichelpizzati e vinci! Sesta edizione!

'azz.... siamo arrivati a 22 mila visite!
Mi tocca quindi lanciare la nuova edizione del concorso più famoso della blogosfera!

Il vincitore è il visitatore numero 22.222. Per dimostrarlo è sufficiente fare una stampata della schermata dove si veda il contatore (qui a destra) e mandarmela per email.

Come si fa a fare la stampa della videata?
Si pressa il tasto "stamp" o "Print screen" della tastiera (di solito è il primo tasto in alto alla fine della sequenza di tasti F)
Poi si apre il paint (start-tutti i programmi-accessori-paint) e si pressa crtl + v sulla tastiera (oppure dalla barra dei menù del paint: modifica-incolla)
Quindi si salva il file immagine (preferibilmente in formato jpg) e si spedisce al mio indirizzo di posta elettronica
lucyvanpelt78 chiocciola yahoo punto it
E già che ci si è, si scrive anche il proprio indirizzo di casa, dove verrà recapitato il premio!

Nel caso in cui il 22.222 si perdesse per strada, ho sempre pronto il famoso "piano B" che ben conoscete...
Detto questo, psychiatrichelpizzatevi e vincete!

Crostacei in gola

"Glrhglrhglrhglrhglhrglhrglhrglhrglhrglhrglhrglh....Guarda mamma questi sono i gamberi"
"I gamberi?? Quali?"
"Questi! Glrhglrhglrhglrhglhrglhrglhrglhrglhrglhrglhrglh..."
"..."
"..."
"Gargarismi, Matilde, si chiamano gargarismi"

25/10/08

Gli utenti (commentatori) anonimi

Io non ho nulla in contrario nei riguardi dello pseudonismo, delle doppie identità, della maschera, della finzione e del trolleggio in generale.
Ma gli anonimi proprio non li capisco.
Mica si deve scrivere per forza il proprio nome cognome e codice fiscale. Basta un nomignolo, un diminutivo, un nove inventato o il nome vero di qualcun altro.
Ma anonimo proprio anonimo...
E' gettare il sasso e nascondere la mano, specialmente se si lasciano commenti "forti" polemici, provocatori.

Io ho fatto del flame uno stile di vita, in gioventù, e mi ci ritroverei pure, ma se il mio interlocutore è anonimo mi passa il piacere...

Per favore, firmatevi anche quando non vi loggate (non obbligo nessuno ad avere un account splinder), ma in calce al commento scrivete chi siete: Maria, Fifì, Cicciuzzo, Berlusconi, Lupo Alberto... datemi un nome con cui chiamarvi, se volete che vi chiami.

24/10/08

...che ti tira su il morale

Scovare su "quel" sito la tua compagna di liceo, quella bella, corteggiata, oca e popolarissima in tutta la scuola e vederla in foto e trovarla brutta, ma proprio brutta, volgare e stupida, infantile ma con le zampe di gallina agli occhi...

...è una delle poche cose che ti tirano su il morale per il resto della giornata.

Come si chiamava?

Ho partecipato ad un giochino, QUESTO
C'è tempo fino a domenica, quindi affrettatevi!

Cucuzza

Una scatolina porta-niente a forma di zucca. E' perfetta, ma peccato che non mi sia riuscito di tirare bene i fili per gli spicchi (tanto che li ho tolti), di incollare bene il bordo, di prendere bene le misure per il fondo e di usare la quantità adeguata di colla per il coperchio.
Insomma, è orribile.



La signora Pillipilli

IERI

"Mamma io sono tutta tua!"
"Si, ma un pezzettino anche di papà..."
"No, sono solo tua"
"Ascoltami.... io come mi chiamo di cognome?"
"Van Pelt"
"E papà?"
"Schroeder"
"E tu come ti chiami di cognome?"
"Schroeder"
"Hai visto? Hai il cognome uguale a papà, quindi sei di sicuro anche un poco sua...."

---

OGGI

"Mammina io sono tutta tua e solo tua!"
"No.... sei anche un po' di papà... Come ti chiami, tu, di cognome?"
"Schroeder"
"E papà?"
"......... Pillipilli!"

23/10/08

Come vivo? Vivo!

Vivo perennemente in bilico tra i doveri di madre-moglie-casalinga e il piacere di creare-cucire-ricamare-fare-disfare-inventare.

Lo odio.

Praticamente innocuo

Il quinto ed ultimo libro della serie della Guida Galattica.
Devo ammettere che questo si è trascinato un po'.... non ha lo stesso mordente dei primi due, la stessa assurdità del terzo nè la romanticheria del quarto.

Finisce male, e lascia l'amaro in bocca.
L'amaro per il "tristo" fine, e l'amaro per il fatto di ritrovarsi esattamente alla fine del primo capitolo del primo libro. Insomma, come se tutto il resto del primo volume e i restanti 4 fossero stati un'inutile lettura.

Mio marito asserisce che secondo lui Douglas Adams aveva in mente anche un sesto volume, perché non è possibile che finisca così. Mah... io non credo. La fine, così com'è, è "perfetta", coerente, verosimile e plausibile. E' triste, è vero, e lascia il lettore con la sensazione di "vuoto" piuttosto che di "riempimento", ma non credo che si sarebbe potuto andare ancora oltre...

Insomma.... ho iniziato la saga a giugno e l'ho finita in circa 5 mesi.... una media di un libro al mese.... e centellinandoao così, intramezzandola con altre letture, sono 5 libri gradevoli da leggere.

Un genio... dell'imbroglio

- BOEING! Riprova! -
- BOEING! Riprova! -
- BOEING! Riprova! -
- BOEING! Riprova! -

Mia figlia ha un computerino Sapientino, ma è molto più avanti rispetto a lei, nonostante la sua precocità... Ci sono giochi di aritmetica, esercizi di scrittura ecc... Non per niente è indicato "dai 4 anni in su" e mia figlia non ne ha neanche 3.

Ci sono alcuni giochini che Matilde riesce a fare con esattezza, come il completamento delle sequenze di lettere e numeri, ma altri che sono un continuo - BOEING! Riprova! -

Ieri sera siamo stati sull'orlo della telefonata a "la vita in diretta" o altra trasmissione televisiva simile...
Ormai abituati a sentire il - BOEING! Riprova! - non ci meravigliamo se sentiamo saltuariamente un  - Benissimo! - un colpo di fortuna può sempre capitare...
Ma quando sentiamo una serie di - RISPOSTA CORRETTA! -  ci incuriosiamo.
Mi sono avvicinata a lei ed ho guardato quale giochino stesse facendo, e le ho chiesto di insegnarmi a farlo...
Lei mi mostra il computer e mi dice "Si pressa questo qui".

Il tasto che da la soluzione.

21/10/08

Un'altra battaglia

Solitamente la cosa comincia come "seria", poi degenera nella sciocchezza.

Mia figlia s'è fatta la pipì. Non ha detto, nè che doveva farla, nè che l'aveva fatta. Giochiamo, scherziamo, ci abbracciamo, la prendo in braccio e mi accorgo che è bagnata. Le chiedo quando è successo e lei mi dice di averla fatta mentre era nella sua stanzetta, quasi un'ora prima. Vado lì e trovo ancora la pozzanghera a terra.

Ho provato di tutto. Ho provato ad arrabbiarmi, ho provato a non arrabbiarmi, ho provato coi premi, ho provato con le punizioni, ho provato con l'indifferenza, ho provato con l'incoraggiamento. Ho provato tutto, eppure, dopo la bellezza di 8 mesi, mia figlia ancora non mi dice se deve fare pipì, e - peggio ancora - non mi dice quando l'ha fatta. Si tiene i vestiti bagnati finché qualcuno non se ne accorge.

Quando mi vede dispiaciuta, si dispiace anche lei e di solito piange.
Quando piange, come naturale, le cola il naso. Allora, nella fase di riappacificazione, le ho anche detto di soffiarsi il naso.

Tragedia.

Innanzi tutto mia figlia ha imparato a soffiarsi il naso solo una settimana fa. Prima canticchiava a bocca chiusa (provate voi.... chiudete la bocca ed emettete un suono facendolo uscire dal naso: ecco, lei si soffiava il naso così), adesso ha imparato a "soffiare". La cosa, però, non le riesce sempre e secondo me è questa sensazione di non saper più da dove espirare che la mette in crisi.
Crisi da me compresa e in qualche modo accettata, ma da lei trasformata in un capriccio.

Naso colante e schifoso.
"Soffia il nasino"
"No! Me lo soffio domani!"

...

Mia figlia ha quasi tre anni, ed ogni occasione è buona per mettere alla prova la mamma, mettere in discussione la sua autorità, rimarcare la propria individualità, tirare la corda per trovare il limite di rottura ecc.
Faccio io un respiro profondo e mi preparo alla lotta.
In versione zen (niente urla, ma indicazioni ferme e decise), le dico che non potrà alzarsi dalla sedia su cui si trova prima di essersi soffiata il naso.

In questi casi, anche se sembra eccessivo, in realtà la scelta dei termini è fondamentale. Io le ho detto chiaramente "Ti alzerai dalla sedia dopo che ti sarai soffiata il naso".
Non "*se* ti soffi il naso ti alzi dalla sedia", perché io non ho contemplato minimamente la possibilità che lei non si soffiasse il naso.

Adesso, anche a raccontarlo, mi sta sembrando ancora più sciocco e futile di quanto non mi sembrasse già ieri, ma è così... Si comincia con una cosa seria e poi si finisce ad impuntarsi sulla sciocchezza, ma a quel punto non era più la questione del "ti soffi il naso si o no", era esattamente la lotta per la mia autorità.
Perché io sono la legge, anche se ogni tanto mia figlia di diverte a metterelo in discussione.
Perché lei ha solo tre anni e se la lascio "vincere" in queste piccole battaglie su argomentazioni futili, sarà impossibile, quando avrà 13 anni, riuscire a vincere le battaglie su argomenti più importanti.

Alla fine, come prevedibile e auspicabile, se l'è soffiato. C'è voluta un'ora e mezza, orologio alla mano. E lei, in vita sua, non è mai stata seduta e ferma sulla sedia per così tanto tempo consecutivo.

Tutti mi fanno i complimenti per lo splendore di bambina che ho.... che ne sanno loro di quanto fatico e combatto io ogni giorno per farla crescere così com'è?

20/10/08

ADF, la piccola bottega degli orrori

Sul forum Follie a punto croce, è stato organizzato un ADF (Amica Di Follie) a tema Halloween...
Io non sono molto favorevole a questa festa che non ci appartiene, ma siccome ogni scusa è buona per fare e ricevere un regalino, ho partecipato anch'io!

Dato che la mia abbinata segretissima ha già ricevuto, posso pubblicare il mio "orrore"

Ho preferito andare sul "tutte le stagioni", un sacchettino profuma biancheria, limitandomi al solo ricamo "in tema", in modo che si possa conservare in un cassetto senza farsi lo scrupolo del sembrare "fuori tempo".

Ciò che ho ricevuto io, invece è una meraviglia del ricamo architettonico... Aspetto che sia l'autrice di cotanto splendore a mostrare la foto per prima, poi ve la indico! :-)

19/10/08

Tutti liberi e contenti!!!

Come ogni volta, rincasando, il primo pensiero è Jackino. Dov'è? Che fa?
Mio marito annuncia un preoccupante "Non c'è"
"Ma non c'è nel senso che è uscito, o non c'è nel senso che si è nascosto sotto il mio cuscino e appena mi metto il pigiama me lo trovo che mi cammina lungo la schiena?"
"Nel senso che non c'è"

Vado a vedere io, dato che finora ho sempre avuto la fortuna di scovarlo ogni volta che mio marito non lo trovava.

A vista non c'è. Mi avvicino al balcone, per vedere se si è messo nello spazio tra i due infissi ed infatti mi basta fare un passo verso la soglia per sentire lo scalpiccio a me tanto noto: PLAT PLAT PLAT PLAT!
E' lì, è nello spazio tra i due infissi.

E' fuori.

La prima cosa che faccio, ovviamente, è chiudere le imposte interne. Adesso non è più in casa. Specialmente non è più nella mia stanza da letto.

Però si è rintanato nella fessuta tra l'infisso esterno e il muro. E' talmente grande che non ci entra, le zampette restano fuori e in quella posizione mi fa una tenerezza infinita... mi ricorda Matilde, quando si nascondeva la testa sotto il plaid e pensava di essere diventata invisibile ai miei occhi.

Faccio il giro da fuori, ed esco sul balcone. Se il geco resta lì dov'è, domani mattina, aprendo le persiane per fare luce, entra di nuovo in casa.
Con una lunga bacchetta di legno gli pizzico leggermente le zampette, poi la coda, fino a stanarlo, fino ad accompagnarlo fuori dalla fessura e al di fuori della persiana.

Scende a terra sul balcone, poi sale sul muro esterno del palazzo. Mi sembra quasi che mi guardi per l'ultima volta prima di correre a rifugiarsi a casa sua, in un buco sul muro proprio sotto un lampione dell'illuminazione stradale.

Matilde è contenta, perché chissà quanto stava in pensiero la mamma di Jackino.
Jackino è contento perché finalmente è di nuovo nel suo ambiente ed è uscito da quella casa di matti che cercavano si accompagnarlo fuori usando le scope (e le scopette).
Io sono contenta, perché finalmente potrò dormire senza il pensiero di un rettile che mi piombi addosso mentre russo a bocca spalancata.
Mio marito è contento, perché finalmente, da stanotte, nella nostra stanza saremo di nuovo soli..................

E ora fatti il conto!

"Ma che bella bambina! Quanti anni hai?"
"Eeeeeeeehmmm...."
"Quanti anni hai? Lo sai dire?"
"Ehmmmmmmmmm.... no, non lo so dire, però sono nata il ventiquattro dicembre duemilacinque...!"

Come fa?

"Mamma ma come fa Jackino a stare a testa in giù appiccicato al tetto?"

Me lo chiedo anch'io, tesoro, e non me lo sono mai spiegata, ma spero che Dio non si accorga del paradosso proprio adesso che Jackino sta sul soffitto proprio sopra il mio cuscino.

18/10/08

Pianto a dirotto!

Oggi ho avuto un momento di mancamento. Un'emozione che non sono riuscita a controllare, e sono scoppiata a piangere a dirotto, davanti alle amiche, davanti ai loro regali inaspettati, davanti alle cosine che hanno fatto per me, davanti al tempo e alla creatività che hanno impiegato *per me* solo per me... Mi sono emozionata, mi sono commossa, e quando ho visto Lucy van Pelt in cernit che decorava una scatolina di legno dipinto, sono scoppiata in lacrime, senza più contenermi.

Erano anni che non mi capitava di piangere così.
Di gioia.

Andiamo al sodo

"Dov'è Chittian?"
"Si dice Cristian..."
"Chissssssstian..."
"Crrrrrissstian..."
"Si.... ma dov'è lui?"

Il BFC

Devo dirlo. Non so a chi dirlo, ma devo dirlo.

Io non tollero il ritardo.
Io non tollero il ritardo dell'ultimo minuto su programmi di mesi fa.
Capisco l'imprevisto, i problemi e tutte quelle cose che possono sempre accadere, ma quando non accadono, quando il ritardo è dato solo da leggerezza, menefreghismo e nessun rispetto per gli altri, ecco: io non lo tollero.

*Lei* mi ha detto: scusami per il ritardo, ti spedirò il tuo regalo al più presto.
E nel frattempo ha annunciato di aver spedito ad una ragazza che ha fatto il compleanno a settembre.
E mi dice che spedirà al più presto. Ha spedito alla ragazza di settembre e non anche a me, nonostante il mio compleanno sia passato da una settimana.

Ma che le sembra che io ho bisogno delle due matassine e del pezzo di aida che forse mi spedirà? Secondo lei è per il regalo?
La meraviglia dei BFC a cui partecipo è stata che il giorno del mio compleanno avevo il tavolo della cucina stracolmo di buste e pacchettini da aprire! Questo è lo spirito, secondo me, del BFC, non "il regalo". Riceverlo dopo un mese, il suo regalo, non ha alcun valore.

Oh! Dovevo dirlo, dovevo dirlo a qualcuno, perché sta cosa mi rode da due giorni e non riuscivo più a tenerla.

17/10/08

Jackino

Sicuramente, quando Matilde ha scelto questo nome per il nostro animaletto domestico, non intendeva scriverlo come l'ho scritto io...
Ma eccolo lì, ve lo presento!


In serata è ricomparso magicamente sulla parete sopra l'armadio, segno che era nascosto lì ma noi non l'abbiamo visto.... poi è salito fin sopra il soffitto (la nostra camera è alta 4,30 mt e la foto è fatta con lo zoom) e si è messo in posa. Il bianco è il soffitto e l'azzurro è la parete.
Abbiamo lasciato spalancate le imposte del balcone per tutta la sera, ma lui si è fatto un giro sulla parte opposta. Ritenteremo domani.

Mentre sto scrivendo, si trova esattamente sopra la mia testa. Solo 4,30 mt più in alto.
Stanotte dormiremo con un geco al capezzale. Se sembrava "da brivido" la notte scorsa, figuriamoci quella che sta per cominciare!

Follia in fila

In fila alla posta, stamattina, c'era una signora - per sue stesse parole - mortificata di avere 13 raccomandate da spedire, 11 della quali con la cartolina di ritorno non compilata. Chiaramente se n'è accorta solo dopo che il tizio allo sportello aveva iniziato a passarle...

Ho fatto quasi un'ora di fila.

Ma un simpatico ragazzone ha attaccato a parlare.

Premetto che io sul blog sono molto prolissa, ma di persona sono piuttosto silenziosa, mi limito ad osservare, ascoltare e - sostanzialmente - farmi i fatti miei.
Mai mi sognerei di attaccar bottone con uno sconosciuto solo per passare il tempo della fila... Piuttosto mi guardo intorno, ascolto i discorsi degli altri, li osservo e rispondo solo se direttamente interpellata.
Sto tizio, invece, no.
Prima ha iniziato un discorso su come un tempo c'era la regola che stabiliva che ogni persona poteva fare tre cose, poi doveva passare il turno e rifare la fila da capo. L'impiegato allo sportello gli ha risposto che ormai quella regola non esiste più...
Quindi il ragazzone ha notato il mio sacchetto pieno di buste da spedire... e comincia...

"Mah... ormai è diverso... ormai si fanno più spedizioni..."
Io lo guardo e mi limito ad accennare un leggero sorriso.
"Con ebay, ormai tutti vendono... le persone vanno alla posta che devono spedire 30, 40 pacchi, mica possono fare la fila per ogni 3 cose che spediscono..."
Continuo ad annuire e basta. Poi tocca a me e sbatacchio sul bancone tutti i miei pacchetti.
"Ma scusami se ti chiedo.... anche tu vendi su ebay?"
"Si..."
"Ah... e che cosa vendi? Se me lo vuoi dire..."
"Stoffe"
"Ah... stoffe... interessante.... ma che tipo di stoffe?"
"Stoffe da patchwork, da cucito creativo... le compro al mercatino e me le rivendo...."
"Ah! Ecco, vedi che brava! Certo... ormai con questo ebay sono tutti che vendono.... ci sono alcuni, anche di Palermo, che arrivano a vendere pure per duemila, tremila euro al mese...."
"No, io non sono assolutamente a quei livelli... per me è già tanto se ci faccio 20 euro in un mese...."
"Ah, beh certo.... Insomma, è sempre una cosa.... bisogna darsi da fare..."
"Già"
"E.... scusami se te lo chiedo.... ma qual'è il tuo nickname... posso scrivermelo? mi presti la penna? ecco, così poi vado a guardare.... a me piace curiosare...."

Ora le cose sono tre:
1) era della finanza
2) semplicemente voleva ingannare il tempo facendosi i fatti miei
3) è un maniaco che ha sbirciato l'indirizzo del mittente e verrà ad ammazzarmi dentro casa quando si accorgerà che gli ho detto un nickname fasullo

Gli aizzerò contro il geco!

Mi sono aperta ai feed

Ho installato un aggregatore (pare si chiami così) di feed.... In pratica è un programmino che ha una schermata dove:
sulla sinistra ho eliminato i siti di default che tanto erano tutti americani ed ho aggiunto tutti i link che vedete qui tra i "Blog che visito ogni giorno". Al centro dice "No items" e a destra è vuoto.

E' tutto in inglese.

Insomma, non ci ho capito una mazza, finora.

Abbiamo passato la notte.

Contrariamente ad ogni aspettativa, ho dormito.
Mi figlia mi ha chiamato poco dopo le 3 perché era ingarbugliata nelle lenzuola e non riusciva a liberarsi... mi sono alzata ed ho camminato a piedi scalzi al buio. Tanto i gechi non si mettono per terra nel mezzo di una stanza.

Però, quando sono tornata a letto, mio marito mi ha detto "Chissà se anche il geco dorme..." segno, secondo me, che lui faceva tutto il coraggioso, ma sotto sotto questa convivenza lo faceva stare in pensiero.

In definitiva, c'è un geco in camera nostra. Probabilmente si sposterà, se ne andrà un po' oj giro...

Le cose che spero sono solo queste:
- Non faccia spaventare la bambina
(Ieri l'ho avvertita, le ho detto che c'era un geco, una specie di lucertola, dentro casa.
"E lo possiamo accarezzare?"
Dopo averle spiegato che i gechi sono animali paurosi, che non si lasciano toccare, accarezzare e coccolare, è stata tutto il pomeriggio a rispiegarmi la stessa cosa, molto incuriosita da questo fantomatico animaletto che non ha visto, ma al contempo preoccupata. Non è una bambina che si lancia subito sugli animali o sulle cose vive che incontra e in generale sulle cose che si muovono. Per fare un esempio, lei detesta ed è sempre stata terrorizzata dai giocattoli che suonano e si muovono da soli... )

- Non faccia spaventare me

- Non lo schiaccio durante uno dei miei pellegrinaggi notturni a piedi scalzi verso la stanzetta della bambina, perché questo si che mi farebbe davvero molto, ma molto schifo.

Per il resto, non mi importa.

16/10/08

Caccia al geco

Quando mio marito è tornato a casa, gli ho illustrato la situazione. Lui si è armato di una torcia ed è andato a frugare in tutti gli angoli più bui e nascosti della camera da letto.
Torna, rassicurante: il geco non c'è.
Afferma di aver spostato tutti i mobili, guardato sotto il letto e sotto l'armadio con l'aiuto della torcia, ha spostato la cassapanca ma dell'animaletto non c'era traccia.
Io, non so perché, ma non mi sento affatto rassicurata. Forse perché conosco le abitudini dei gechi, e quando hanno paura si intanano sempre di più non attraversano la stanza per uscire fuori dal balcone.

Ma tant'è. Ceniamo e scendiamo per mettere a letto la bambina. Prima della buonanotte io mi armo della stessa torcia che ha usato mio marito e mi faccio di nuovo il giro dei mobili.
Arrivo sotto il letto e vedo due puntolini luccicanti. Gli occhietti.

Non voglio chiedermi come sia stato possibile, per mio marito, non vederlo.

Alle 21.10, in casa Van Pelt si apre la stagione della caccia al geco.

Spalanchiamo le persiane e le porte del balcone, al che mio marito commenta "Ma se dobbiamo fare entrare tutte le zanzare tanto vale lasciarlo dentro il geco."

La bambina, un po' inquieta, dapprima vuole stare insieme a noi, nella stanza da letto, ma dopo cambia idea e decide di tornarsene nella sua stanzetta. Io, col manico di una scopa, cerco di pizzicargli la codina ma non è facile prendere la mira, essere delicate (per evitare scene splatter) e precise. Mio marito, con un'altra scopa, dovrebbe (*dovrebbe*) instradarlo verso il balcone, una volta stanato da me.

Riesco a farlo uscire da sotto il letto al terzo tentativo, solo che lui è velocissimo e mio marito si trova proprio *sul tragitto* verso il balcone, quindi il geco devia verso l'armadio e scompare.
Ma scompare davvero, inghiottito dalle viscere della terra.
Dopo il minitrambusto la bambina bussa alla porta. Vuole partecipare anche lei alla caccia al geco, ma dell'animaletto non c'è traccia. Lo cerchiamo a lume di torcia sotto l'armadio e dietro, nell'intercapedine con il muro ma niente, non si vede. E allora decidiamo di sfidare la sorte e "spostare" l'armadio *pieno* di 100 anni fa, sperando che i piedi non scelgano proprio quel momento per cedere di schianto.
Spostiamo l'armadio ed effettivamente del geco non c'è traccia.
Mio marito è sicuro di averlo visto infilare lì ma per sicurezza perlustriamo millimetro per millimetro tutta la stanza. Niente è sparito. Volatilizzato. Io spero solo che non abbia trovato qualche buco nel fondo dell'armadio e si sia infilato dentro, perché se dovessi trovarlo in mezzo ai vestiti sarebbe la volta buona che mi schiatta il cuore.

Alla fine ci siamo arresi. La bambina ha protestato leggermente, con una frase il cui doppio senso sarà chiaro solo ai siciliani di passaggio "Mamma mi dai una scopetta anche a me così do la caccia al geco?"
(In siciliano la "scupietta" è una specie di pistola, ma lei si riferiva alla scopa che tenevo io e ne chiedeva una più piccola, adatta alla sua taglia)

Adesso sono qui, a letto, pronta a dormire nella stessa stanza di un geco.
Io non penserò ad altro per tutta la notte. Voi pensate a me.

Quando senti un PLAT! alle tue spalle

PLAT!

Cosa fa "plat"?
E' un rumore di "cosa piatta, gelatinosa e viscida" che cade a terra.
Ho chiuso la porta del balcone della stanza da letto ed ho sentito questo rumore alle mie spalle... cosa può aver fatto "plat"?

Indovinate?

Vi arrendete?

Il fratello maggiore di questo, fa PLAT!


Dev'essersi intrufolato ieri nello spazio che c'è tra l'infisso interno e l'infisso esterno della persiana (i muri esterni sono larghi 40 cm e abbiamo i doppi infissi)... Ieri sera mio marito ha chiuso le alette delle persiane ed è rimasto intrappolato lì, poi stamattina io non me ne sono accorta (anche perché c'era ancora buio quando una certa bambina mi ha svegliata... sigh...) e probabilmente ha cercato di entrare. Poi io ho chiuso l'imposta e mi è caduto quasi addosso.

Quando l'ho visto ho riaperto subito ma lui, spaventatissimo, si è andato a rintanare dietro il comò. Poi mi ha chiamato la bambina e l'ho perso di vista, ho lasciato il balcone aperto e poco dopo dietro il comò non c'era più, ma dubito che se ne sia uscito da solo.

Personalmente non ho nulla contro i gechi. Sono cresciuta in campagna ed ho imparato a conviverci. La cosa che mi infastidisce è che mi farà venire un coccolone ogni volta che lo incontrerò, perché è grandicello e a me le cose vive che si muovono all'improvviso mi fanno sempre spaventare.

Bah.... per quanto mi riguarda, se ci libera dalle zanzare può pure crescere fino a diventare iguana... l'importante è che non mi scacazzi tutto in giro, come fa lui o un suo parente sul terrazzo...
Bisognerà anche avvisare la bambina.... e quella sarà complicata...

Se fossi un manga

Ecco la famiglia Van Pelt al completo, in versione manga!

Io














Mio marito














Matilde














Credo che in realtà ci sarebbero alcuni dettagli da perfezionare, ma le somiglianze ci sono....

Il sito è www.faceyourmanga.com

14/10/08

Un Round Robin "deluxe"

Verso agosto ho detto a mio marito: per il 2009 non mi iscrivo a nessun round robin.

Poi sono arrivate le ragazze palermitane con la loro trousse.... non ci sono nemmeno spese di spedizioni, fila alla posta ecc... e vabbè.... la prima deroga.
Poi sono incappata in questo.
E allora, o buono o niente. Nel 2009 partirà questo round robin "di lusso" sia per i soggetti che per i materiali, che mi vede affiancata nella follia, finora, dall'immancabile Idiva e dalla bravissima Kitiara.

Scommetto che ogni ricamatrice che passi da questo blog ha guardato almeno una volta l'intera collezione delle dame, regine, fate e sirene Mirabilia ed ha pensato "Sono stupende ma non riuscirei mai a ricamarne una". Ebbene questo round robin le raccoglie tutte, ma le concentra su un solo dettaglio o uno scorcio, che le rappresenti. Un braccio, un viso, un drappeggio, un'acconciatura... Un piccolo frammento che colpisce e innamora, e che non perde la sua grazia e la sua bellezza anche se avulso dalla figura intera cui appartiene.

Cerchiamo, ancora, altre adepte folli (l'ideale sarebbe arrivare almeno a 6 partecipanti)...
L'unico requisito indispensabile è (a parte l'affidabilità, che vale in ogni RR) la precisione nel ricamo, l'accuratezza. Per intenderci: il retro *deve* essere orribile perché il davanti *deve* essere impeccabile.

Qualcuna vuole farsi avanti?

Cose strane che succedono solo ai Van Pelt

Interno. In cucina. Lei è seduta al tavolo ed ha davanti a se uno strofinaccio con la banda ricamabile. Conta ad alta voce i quadretti dell'altezza.

Lui è nello studio ma, attratto da un odore mangereccio, sale le scale che portano in cucina.

Lei: "Trentacinque, trentasei, trentasette..."
Lui: "Ma cos'è quest'odore?"
Lei: "Trentotto, trentanove..."
Lui: "Ah, stai cucinando il pesce..."
Lei: "Quaranta, quarantuno..."
Lui: "E che pesce è?"
Lei: " QUARANTADUE!"

I due si guardano attoniti. Lui assaggia un bocconcino e se ne va dicendo "Addio, e grazie per tutto il pesce".

(questa la capiranno in pochi, e mi duole...)

13/10/08

I regali dei BFC

Innanzi tutto... BFC è l'acronimo di Birthday Floss Club... Si crea un gruppetto di persone e ogni volta che una di questa fa il compleanno le altre le mandano un pensierino. Io mi sono iscritta a due BFC diversi ed ho ricevuto una marea di regalini! Eccoli!

Strofinacci ricamabili, pezzi di tele da ricamo varie (aida ed etamine di differenti carature), bordini in aida, un'applicazione in aida e un marsupio (per Matilde) con la copertura ricamabile in aida


Matassine varie (e tre variegate a sx), farfalline portafilo, schemi, un portafilo in cernit e il mitico avvolgifarfalline! Non vedo l'ora di provarlo!


Accessori vari: bottoncini, spilli, perline, applicazioni in feltro, in legno e in strass, mollettine decorate


Cotone, stoffine e due kit per segnalibri ricamati


Altri pensierini non crocettosi


I biglietti!


E infine i pensierini che hanno creato per me Migia e Mem!

Che dire? Scartare tutti questi regalini è stato come tornare bambina, alla festa insieme ai compagni di scuola!

La figlia di Pierino

*PROOOOOOOOOOOOOOOOOT*

"Matilde....! Cos'è stato questo rumore??"
"Un piritone!"
"Ah! E brava...!"
"Un piritone come questo, guarda... Ora ne faccio un altro... *PROOOOOOOOOOOOOOOOOOT*"

Giuro che non ha preso da me.

12/10/08

Retinolo

"Siccome io la prima l'ho avuta a 31 anni, ho deciso di regalarti questo, così almeno tu ci puoi pensare prima"

Mia zia mi ha regalato una crema antirughe.
Non per scherzo.
Per davvero.
Credevo che mi avrebbe, alla fine, allungato una carta da 50, ammiccando, e ne avremmo riso insieme, invece no.
Una crema antirughe al retinolo.
Il regalo per il mio trentesimo compleanno.
Una crema antirughe.
A me.

E poi si chiede perché non ci andiamo mai a trovarla.

SAL Flip It Stamp - May

Sinceramente ho controllato più volte di aver preso i colori corretti perché l'ho trovato piuttosto scuro e poco armonico nei colori, ma i numeri erano giusti.... Boh? Forse era Lizzie Kate un po' bevuta quando lo ha disegnato :-D

11/10/08

Psychiatrichelpizzati EXTRA - La soluzione

Nessuno di voi ha indovinato, ma ben tre ragazze ci sono andate vicino...

Io sono nata alle 6.50!

Vincono a parimerito, Linda (6.45), Michela77 (6.45) e Simonyou (6.55)
Mandatemi i vostri indirizzi (tramite email, per carità, ché poi con calma vi racconto la figuraccia che ho fatto....) a
Lucyvanpelt78
@
yahoo
.
it

Complimenti alle fortunate vincitrici e grazie a tutte voi per gli auguri ma soprattutto per avermi tenuto compagnia durante questo primo anno di blog!

Trenta

E così oggi è il mio compleanno...
E così oggi faccio trent'anni.

Improvvisamente mi sento terribilmente vecchia.
Mi consolo crogiolandomi nei regalini dei BFC, che è meglio.

----------------------------------------------------------------------------------------

Piccola nota

DO#

----------------------------------------------------------------------------------------

...oddio se comincio così...

La piccola nota era questa:
Non abbiamo ancora nessun vincitore nell'indovinello del post precedente a questo, ma ben due ragazze si sono avvicinate al punto di sbagliarsi di 5 minuti, in eccesso e in difetto.

Avete tempo fino a stasera... non so, le 22.30, per indovinare. Orka, tu puoi dire ancora 9 orari :-)

10/10/08

Psychiatrichelpizzati EXTRA!

Allooooooooooooooora!
Siccome che domani è il mio compleanno, e siccome che domani è anche il compleanno di questo blog..........

Lancio un'edizione straordinaria del concorso più concorsoso della blogosfera!


Indovina indovinello..... a che ora sono nata??

Poche regole:
- Voglio che indoviniate ESATTAMENTE l'ora, comprensiva dei minuti. Per semplicità li mettiamo a gruppi di 5 (es. le 7.05, le 16.20, le 18.45, le 22.50 ecc)
- Ognuno di voi può fare 10 tentativi, in commenti separati o unici non importa
- Se indovinano più persone, vincono tutte
- Se non indovina nessuno, vince chi si avvicina di più, sia per eccesso che per difetto, in caso di parità vincono entrambi.

Termine per partecipare... facciamo domani sera!

Chiaramente se vi mantenete anonimi non potrete mai riscuotere il premio! Lasciatemi almeno un indirizzo email!

Pronti? Partenza........... VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!

AVVISO
TARTA, GAIA, DANILA ho cancellato i vostri commenti perché gli orari erano scritti sbagliati! Non dovete dire "16.22" ma "16.20" oppure "16.25" !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

...e a proposito di feed

Ok, chi mi aiuta a capire come funzionano?

Stanno arrivando!!!

Tzè, alla faccia di mio marito.... stanno arrivando le buste dei BFC!!!

Ogni volta che suona la postina ho il sorriso da orecchio ad orecchio.... ^_________________________^

E mio marito che diceva che avrei fatto questa fine...

La maledizione di Cristian

Che sia davvero colpa del bambino moccioloso se mia figlia è raffreddatissima, ha avuto anche le febbre alta, e rompe le p*lle tutta la notte perché non riesce a respirare col naso e se respira con la bocca le viene la tosse?

Nathalie

L'ho incontrata per strada, per caso, come ogni volta. Solo che stavolta era diversa, stavolta aveva un pancione enorme, segno inequivocabile di una gravidanza che sta per volgere al termine.

Nathalie era la mia compagna di banco al corso d'inglese. Lei era mezza francese e voleva imparare l'inglese.

Ci siamo incontrate diverse volte, casualmente, in questi anni. Lei mi ha visto diventare quello che sono: mi ha visto con la fede ancora nuova e sbrilluccicante al dito, mi ha vista col pancione, mi ha vista col passeggino, mi ha vista con la bambina per mano...

Ora tocca a me vederli crescere, lei e il suo bambino.

Cose belle e piacevoli.
Ma allora perché, dopo averla incontrata, mi sono messa a piangere per strada, correndo via?

09/10/08

Quattro anni

Maestra Laura

La mia maestra si chiama Laura ed è molto buona e gentile.
La mia maestra mi ha fatto lo scherzo, perché mi aveva detto di aspettarla alla stazione per andare insieme con l'autobus invece mi aspettava con la macchina già in moto.
La mia maestra mi ha insegnato a fare il punto arioso.
La mia maestra mi ha corretto, non si chiama "punto arioso" ma si chiama "punto vapore", anche se, dico io, sempre di cose in aria si tratta.

Ecco i miei primi "passi" col ricamo classico!!


Grazie Maestra! La prossima volta ti porterò una mela! ^_^

Cose che non vorresti mai vedere #3

Tua figlia che esce correndo dal bagno (dove l'avevi lasciata), con le mutande abbassate e lo str*nzetto che penzola a mo' di coda.

07/10/08

Buongiorno

Ore 6.55 del mattino.
Matilde fa incursione nel mio letto proprio quando il primo rintocco di campane ha iniziato a risuonare.

Ore 7.03.
Dopo aver tentato di cavarmi gli occhi ed essermi salita sulla pancia con le ginocchia, Matilde riesce a convincermi che è ora di alzarsi.

Ore 7.05.
Dopo aver aperto le persiane vado in bagno. Come sempre lascio la porta aperta. Matilde rimane a saltare sul letto. Sembra che aspetti proprio il momento giusto per chiedere:
"Mammina posso prendere questo libro?"
"Quale?"
"Questo!"
"Ma questo quale? Io non lo vedo da qui! descrivimelo!"
"Questo libro, mammina, posso prenderlo?"
"Ma cosa c'è disegnato sulla copertina?"
"Sulla copertina...?"
"Dov'è? Dove si trova questo libro?"
"Qua!"

E non sono nemmeno le 7.10 del mattino.

Ecco i miei PIF!

Siccome ormai li hanno ricevuti tutti, posso pubblicare la foto!

Le mie famose pochettine a forma di tazza con tanto di bustina di te che fa da "cursore" per la cerniera... Nella bustina ho ricamato l'iniziale del nome di ciascuna e inserito anche un po' di baccelli profumati (non so cosa siano ma erano il contenuto di un grande sacchetto profumato)

Spero che siano piaciuti e che risultino di una qualche utilità ^_^

06/10/08

Cose che non vorresti mai vedere #2

Tua figlia che bacia sulla bocca un bambino coetaneo, proprio mentre sua nonna ti sta raccontando che il bambino è sempre raffreddato e malaticcio e fino a due giorni prima aveva la febbre alta.

Alla faccia delle poste!

Nel web crocettoso c'è un gruppo di ragazze di Palermo e dintorni...
Stanche dei continui ritardi e disguidi postali, hanno deciso di fare un round robin con consegna "a mano"... infatti il nome del RR è l'acronimo di "Alla Faccia Delle Poste Ce Le Scambiamo Noi"

...indovinate chi si è infilata in questo RR?? ^____________^

Ricameremo la parte esterna di una tousse della ricamatrice di dimensioni megagalattiche, a tre pagine!
Una cosa simile a questa anche se io sceglierò schemi molto meno classici e francesizzanti!

Questo è il primo "smozzicamento" che sto dando al chilometro di etamine bianche che *avevo* comprato per ricamare una tovaglia per Matilde... devo solo fare attenzione a non scendere sotto i 2 metri, che altrimenti non ci viene più!!

Il colorario è a metà

La postina mi ha portato due buste cicciottose provenienti dall'altro capo del mondo. Ottanta matassine nuove che vanno ad aggiungersi a quelle che ho già! Facendo un calcolo veloce, sono già a metà del colorario completo DMC!

Ho aperto, quindi, le cassiettierine del brico che avevo comprato tempo fa ed ho fatto i calcoli sulla quantità di farfalline potenzialmente contenute in ciascun cassetto, quindi le ho messe in ordine di numero ed ho lasciato gli spazi vuoti nei cassetti che non posso ancora riempire. Fino al 400 li ho tutti!! :-D poi gli altri a saltare...

Questo, alla fine, il risultato:

04/10/08

Ora funzionano

Vai a capire perché, si erano bloccati i feed a due settimane fa....
Ora dovrebbero funzionare e voi che riceverete la notifica di questo nuovo post tramite i feed, potete confermarmelo?


@Tarta: i feed sono una cosa strana della quale ho appena scoperto l'esistenza. Li ho sempre e solo sentiti nominare ma non li ho mai "studiati". Sono una cosa che ti dice quando io pubblico un nuovo post, così puoi accorrere senza perder tempo... Ecco, più o meno questo è ciò che ho capito... :-)

03/10/08

La rosa di Versailles

E l'ho finito. Visto tutto, centellinandolo alla fine, per gustare le ultime puntate...
Inutile dire che sono arrivata alla fine con le lacrime agli occhi... La battuta più straziante è quella di Oscar, nella penultima puntata, quando passa tutta la notte in uno smarrimento delirante tra i vicoli di Parigi e Alain la ritrova l'indomani mattina e la incoraggia ad andare con lui alla Bastiglia....

"Prima però posso piangere ancora un poco?"

Ed io con lei...

Discorsi tra le bambine e le loro mamme

"Mammina, ti posso dare un bacetto? - SMACK! - Quando le loro mamme piacciono alle bambine, le bambine gli danno un bacetto e le loro mamme sono molto contente!"

...verissimo, non c'è che dire.

Mi ero mangiata i feed

Ma li ho ritrovati. Ora se qualcuno che sa come fare, potesse darmi la conferma del loro corretto funzionamento....

Neologismo a rigor di logica

"Mamma dove si trova la pipì?"
"In un palloncino che è dentro la tua pancia e si chiama vescica"

...


"Mammina lo sai? la pipì si trova nella.... nella.... nella piscica!"

Vade retro

"Amore sto male.... forse ho la febbre...."
"Ecco, allora statti dove sei e non ti avvicinare...."
"Ma come, io sto male e non mi dai nemmeno un bacino?"
"No, perché tu, se stai male, hai una dottoressa che ti firma un foglio dove ti autorizza a startene a casa e a riposo.... io, se mi ammalo, ho una datrice di lavoro che se ne frega e anzi approfitta dei miei momenti di debolezza per sopraffarmi"

Le mamme non possono concedersi il lusso della malattia.

L'asola

"Ma da quanti mesi che non ci vediamo!!"

Sono andata in merceria dopo, oggettivamente, molto tempo che non lo facevo. Ma il fatto che mia figlia, entrando, abbia salutato con quella frase la commessa, dovrebbe farmi riflettere...

Considerazioni generali sul mio romanzo

Chi ha letto il mio romanzo inedito (se volete farlo, datemi l'indirizzo email e vi mando il file doc), nella maggior parte dei casi dice: non me l'aspettavo.

A quanto pare la cosa più evidente, l'emozione più forte che regala è la sorpresa per l'argomento trattato.
In molti si aspettavano il fratellino minore di questo blog, ma io non riesco a spiegarmi la ragione.

Io ODIO i libri scritti da bloggers che ricalcano i temi del proprio blog. Li ODIO. Perché se esiste già il blog che senso ha copiare i post su un libro? Se posso leggere le stesse cose *gratis* su un blog perché mai dovrei spendere 10 euro per comprarmele stampate, impaginate e rilegate?

Ho ancora i brividi sulla pelle al ricordo della delusione provata leggendo il libro di Pulsatilla. Non comprerò nemmeno se me lo regalano il libro di Elasti, sebbene legga costantemente il suo blog.
Mai e poi mai scriverò un libro su di me, sulla mia vita, sulle trovate di mia figlia e i miei ricamini a punto croce.

La scrittura mi serve per *inventare*, per fantasticare, per simulare e immaginare, per tiranneggiare i gesti e i sentimenti dei personaggi.
Per vivere ci basta già la mia vita.

Comincio a considerare seriamente la possibilità di lasciar perdere i romanzi e tutto il resto.

Seta

Insipido. Non so dire altro.
Il libro è tutto un'altra cosa.

02/10/08

Il premio di Moonsweet

E' arrivato a destinazione, quindi posso pubblicare la foto! ^_^


01/10/08

Se lo dice lei...!

"Mammina mettiti qui davanti allo specchio.... così... ora mettiamoci accovacciate, così... e ora abbracciamoci.... così..... Oh mammina! noi siamo davveramente bellissime!"