12/05/09

Il rubinetto indemoniato

Era già da qualche tempo che il rubinetto del lavello della cucina facesse i capricci. Quando lo chiudevo rimaneva il filino d'acqua, quindi bisognava richiuderlo con forza (o dargli qualche pagnottone, come ho fatto a volte).
Da un paio di settimane la situazione era decisamente peggiorata, aumentando la frequenza delle false chiusure e richiedendo un sempre maggiore impegno fisico nella chiusura.

Questo rubinetto va sostituito. Forse va solo smontato. Magari è un po' di calcare o di sabbia. In ogni caso non possiamo tenercelo così. Qualunque cosa sia va smontato. Io già lo odio. Non abbiamo la chiave adatta. Quando ho un po' di tempo la procuro. Tu non gli dare pugni però. Te l'ho detto che lo odio. Non importa, chiudilo con forza ma non con violenza. E tu aggiustamelo.

In due settimane i dialoghi tra mio padre, mio marito e me erano focalizzati sull'argomento, senza che, però, nessuno dei due uomini riuscisse a trovare il tempo e lo spazio per risolvere il problema.

Ieri mattina, il disastro.
Apro il rubinetto, lo richiudo ed è come se non avessi fatto nulla. L'acqua continuava ad uscire come se fosse stato ancora aperto.
Apro e chiudo, apro e chiudo. Con delicatezza, con decisione, con forza, con maggiore forza, coi pagnottoni.
L'acqua si faceva beffe di me. La sentivo, la sua risata liquida mentre defluiva giù per lo scarico.

Salgo nella seconda terrazza, dove c'è il recipiente dell'acqua e il rubinetto generale. Lo chiudo. Scendo di nuovo in cucina e aspetto. Sarà solo l'acqua ancora presente nei tubi. Aspetto. L'acqua continua a scorrere. Aspetto ancora. Mancherà poco, infondo il rubinetto della cucina è solo un piano sotto quello generale. Bisogna solo aspettare. Acqua che scorre. E quanto sono lunghi questi tubi?
Dopo due minuti pieni di orologio, 120 secondi, l'acqua non ha neanche un minimo cedimento e continua a fluire con la stessa intensità di prima.

Scendo al primo piano, cerco un cacciavite e torno al secondo piano, nel bagno, dove so esserci il famigerato collettore.
Il nostro famigerato collettore meriterebbe un post a parte, ma me lo riserverò per un altro momento.
Svito le viti che chiudono il tappo e, con il sospiro rassegnato di chi non è mai riuscita a dialogare con quei rubinettini, li chiudo tutti, uno per uno.
In cucina l'acqua scorre ancora con tutta la sua magnificenza, nel bagno, invece, l'acqua scende solo a filino.
Ma da dove ca##o viene tutta quell'acqua della cucina, dato che il collettore è tutto chiuso e anche il rubinetto generale dell'acqua?
Mi viene il dubbio che ci sia da qualche parte un'affluenza dell'acqua diretta e che sia quella a scorrere in quel momento.
Tento l'ultima: l'autoclave.
Salgo di nuovo nella seconda terrazza e spengo il motore: forse la palla è ancora in pressione ed è ancora piena? Forse. Ma ciò non spiega ancora come mai l'acqua in cucina continui imperterrita a scorrere nonostante il rubinetto generale e i rubinettini del collettore chiusi.

Decisa a prendere a martellate il rubinetto, mi fiondo nuovamente su di lui e torno ad armeggiare con la leva: apro, chiudo, giro, acqua calda, acqua fredda, apro, chiudo ciclicamente per non so quanto tempo. Quindi il silenzio. Il flusso d'acqua si interrompe.

Per un attimo mi viene il sospetto che si sia svuotato il recipiente dell'acqua, ma poi riprendo fiato e vado ad aprire di nuovo tutti i rubinettini del collettore, poi riaccendo l'autoclave e riapro il rubinetto generale.
Torno in cucina e il rubinetto è ancora chiuso, mentre in bagno l'acqua c'è. Bene. Si è chiuso.

Mando un sms a mio marito: non tornare a casa senza un rubinetto nuovo per la cucina.
Poi chiamo mio padre: anche a mezzanotte, trova il tempo di venire a casa mia.

6 commenti:

utente anonimo ha detto...

A me queste cose succedono solo in prossimità di inviti impegnativi a casa, o appena tornati (in piena notte) da un viaggio...e come è andata a finire? Ciao!

utente anonimo ha detto...

Non te la prendere... Succede anche a me.....

Ma ho sposato un idraulico!!!!

Lara

lucyvanpelt78 ha detto...

Finalmente mio marito si è procurato la chiave giusta e stasera mio padre verrà a smontarlo.

Nel frattempo ho scoperto la combinazione esatta per la chiusura: aprire su acqua fredda, poi chiudere, aprire, chiudere, aprire, spostare la leva su acqua calda, chiudere, aprire e infine chiudere mentre si sposta di nuovo la leva su acqua fredda.

moonsweet ha detto...

è meglio di una cassaforte questo rubinetto!! secondo me puoi riutilizzarlo come serratura a prova di ladro!!!

>.

tarta1 ha detto...

il mistero del rubinetto ..... può essere il titolo per il tuo nuovo libro ^_^

Santarellina ha detto...

...io il rubinetto della cucina l'avevo cambiato da sola, con pappagallo e chiave inglese, ma per far quagliare le cose avevo composto un mix tra il rubinetto vecchio (in rame) e quello nuovo (in acciaio). Mio marito è inorridito e per sistemare le cose ha pensato bene di usare ...il cric dell'auto (no, no, non per darmelo in testa!).

Ovviamente il giorno dopo è dovuto intervenire l'idraulico...