14/08/09

Risvolti "flirterecci" di una spirometria

Perché negarlo? Il tecnico, del laboratorio dove ho - finalmente - fatto la spirometria con test di reversibilità bronchiale, era decisamente affascinante.
Non bello, ma affascinante, con due occhi color zaffiro che di solito non apprezzo mai, ma nell'insieme del suo aspetto erano quel "quid" che ne faceva un bel ragazzo.

Noi donne, si sa, siamo tutte "un po' p*lle e troppo profumiere", ci piace ammaliare, sentirci guardate, ma poi girare i tacchi e via... lasciare "godere" solo del nostro profumo...
Io non credo di essere il tipo di donna che attrae, ma se mi va di giocare ho anche io le mie "armi".

Ero sicura, ad esempio, che sarebbe bastato un sorriso, all'interno dello sterile e bisbetico ambiente ospedaliero, per fare breccia... e infatti così è stato.

"Buongiorno... io devo fare una spirometria..."
"Si - mi da una rapida occhiata lui - è prenotata? Come si chiama?"
"Lucy Van Pelt"
"Si, va bene, adesso la facciamo"
"La fa lei?"
"Si" risponde e mi rivolge finalmente un lungo sguardo curioso
"Ah", sorrido io ricambiando lo sguardo.

Non so dire se perché avevo prenotato prima oppure perché avevo sorriso, sta di fatto che nonostante ci fossero altre due persone in sala, sono stata chiamata per prima.
Il ragazzo mi ha spiegato tutto per filo e per segno, sorridente e garbato, infine è andato lui stesso a cercare la dottoressa per fare refertare l'esame. Quando ho finito con la dottoressa, mi ha intercettato verso l'uscita, mi ha chiesto se era andato tutto bene, poi mi ha stretto la mano e mi ha salutato, coi suoi occhi zaffiro.

Ho forse fatto qualcosa di male? Ho solo sorriso, un po' p*lla e molto profumiera, come ben si addice ad ogni donna che si rispetti.

3 commenti:

utente anonimo ha detto...

ooottimo!!!

;)))))) XD

lauraricama ha detto...

Hai fatto il minimo che era giusto fare!!!

utente anonimo ha detto...

eh si va bè...ma la spirometria com'è andata? Ciao, D