29/09/09

Le lettere

Chissà perché, oggi mi ritrovavo a pensare alla mia amica di penna francese, Céline, con cui ho intrecciato una fitta e costante corrispondenza per circa 8 anni (dalla seconda media al primo anno di università), prima di lasciare che le lettere si diradassero nel tempo, fino a perdersi.
Non l'ho mai cercara su FB e me ne guardo bene.

Però ricoro quanto era bello ed emozionante ricevere la sua lettera... che poi, chissà perché, le sue lettere erano sempre profumate.
Aveva una bella grafia, pulita e ordinata mentre io (come chi abbia mai ricevuto un mio manoscritto di qualsivoglia natura sa) ho la classica grafia a zampe di gallina ubriaca e zoppa, e mi ricordo che scrivevo prima il testo "in brutta", poi a matita leggero leggero tracciavo le righe col righello sulla carta da lettere, quindi ricopiavo la lettera in bella grafia, o quanto meno nella meno peggiore grafia.
Non dimenticherò mai quella volta in cui lei mi chiese di scriverle qualche parola in italiano ed io le scrissi "buongiorno", e alla lettera successiva lei mi saluto con "BNONGIORRO", ma non perché aveva letto male lei....

Adesso che ne sto parlando mi pare di risentire il profumo delle sue lettere, e rivedo le sue vocali tondeggianti e quel modo molto francese di fare la C iniziale del suo nome.

Mi viene voglia di tornare a scrivere lettere, lettere vere, di carta. Nell'era del digitale, dell'email, dell'sms, dei blog, di facebook, mi viene voglia di rispolverare la vecchia stilografica e tutto il mio repertorio di inchiostri colorati, e scrivere lettere.

Uhm...

Ma se io organizzassi su questo blog uno SWAP epistolare, uno scambio in cui vi viene assegnata un'abbinata segreta alla quale dovete scrivere una lettera parlando di voi, raccontando ciò che volete, senza nessun altro obbligo che quello di mettersi d'impegno, prendere la penna, fare un respiro profondo e scrivere... voi partecipereste?
Considerando che sarebbe uno scambio che non ha nulla a che fare col ricamo, col cucito e quant'altro, potrebbero partecipare anche i seguaci "non crocettosi" di questo blog... che ne dite? lo facciamo?

18 commenti:

SylverTrinity ha detto...

Io ho intrattenuto amicizie via lettera con un sacco di ragazzi e ragazze in giro per l'Italia e devo dire che non c'è nessun paragone con le amicizie online, gli scambi di email o di sms. E' tutto un altro mondo più...magico.

La curiosità nell'aprire la cassetta delle lettere, il passare la mano sulla carta e sentire che è qualcosa di concreto, unico, personale...eh...che bei tempi. Ormai ho perso tutti quanti, pianpiano han smesso di scrivere e l'unica amica che non ho perso ormai la sento in chat o per telefono.

antonio.disordinatamente ha detto...

A disposizione :)

utente anonimo ha detto...

e verrà alla luce una nuova categoria: Amarcord :-)

Il Perfido.

moonsweet ha detto...

ps: la categoria amarcord, in effetti, mancava!

Geniale!

moonsweet ha detto...

mmm devo dire che l'idea mi in queita un pò!

cioè... mi inquieta pensare di dover parlare di me ad un'abbinata segreta di cui magari non so nulla, quindi finirei per scrivere una lettera superficiale che parla di quello che io voglio che il mondo veda di me...


però è un'idea carina... inquietante ma carina....


diciamo che ci stò...

lucyvanpelt78 ha detto...

Moon ma ci posso credere che a 10 - 11anni tu non hai mai risposto a nemmeno uno degli annunci su topolino, cioè, corriere dei piccoli (santo cielo, come sono vecchia! scommetto che quando TU avevi 11 anni questi giornalini non erano già più di moda) scrivendo la letterina di presentazione, parlando della famiglia, della scuola e del tuo gatto?


Vedo che c'è "accollativismo"... uhmmmm appena arriviamo ad almeno 7-8 adesioni facciamo partire le iscrizioni ufficiali!

Sono contenta! :-D


Perfido, devo considerate anche te? ;-)

lauraricama ha detto...

Anche io ero una amante delle lettere, compravo la carta da lettere quella di Holly Hobby come si usava ai miei tempi....

Santarellina ha detto...

Io ne avevo due: una di Milano con cui ci scrivevamo tipo due fogli protocollo a botta (e ho scoperto che abitava due strade più in là di dove è cresciuto mio marito, ho visto pure il cognome sul citofono, ma non ho suonato), le poste alla fine ci hanno fatto desistere smarrendo una lettera sì e una no; l'altra era francese e mi scriveva, in francese, sempre le stesse cose su mezza paginetta: 1. che stava bene e chiedeva come stavo io 2. com'era il tempo 3. che aveva da fare e mi salutava. E io che mi impiccavo a raccontarle in francese di tutto di più per fare almeno 2-3 pagine. Dopo un po' mi sono rotta e ho smesso...

utente anonimo ha detto...

grazie Moon...

Spesso mi capita di rivangare nel passato, e di scoprire i ricordi quasi sempre con tinte dorate. Ho il sospetto di vivere un'epoca che ha un forte bisogno di Amarcord, e sempre più di frequente mi domando se invece non sia meglio spostare di più l'attenzione sul quotidiano, e dare più spessore a quest'ultimo.

Lucy, l'arco e le frecce... :)

Il Perfido.

utente anonimo ha detto...

Pure io son stata grafomane. Alle superiori d'estate corrispondevo con una mia compagna di classe che si trasferiva con la famiglia per lavorare in Germania. Poi ho avuto un'amica conosciuta in vacanza, certe letterone! Un'altro amico di penna, poi conosciuto di persona che come ogni medico scriveva in codice morse: la lettura delle sue lettere durava almeno una mezza giornata per decifrare le cose che mi scriveva! ehhhh.. che bei ricordi... conservo ancora tutte le lettere ricevute, e che emozioni ogni volta che me le riguardo. Peccato poi che i contatti siano evaporati tra le pieghe della vita. In effetti la tecnologia rende tutto più rapido, ma meno intenso. Tenere tra le mani lo stesso foglio che ha avuto il tuo corrispondente, vedere le parole vergate con la sua grafia, bella o brutta che fosse, magari sentire il profumo come quello della tua amica, o che ne so, la macchiolina di pane e mortadella che stava mangiando mentre scriveva... ehehheh, tutta un'altra cosa! Diciamo che potrei anche aderire, non sarà la stessa cosa, ma potrebbe essere divertente!

Fede

utente anonimo ha detto...

Io ci sto. Ero una "grafomane" da giovane: paginate e paginate di quaderni piene zeppe di storie e racconti.... A rileggerle adesso morirei dalla vergogna, probabilmente... Ma scrivere ancora mi piace...

Contami pure.

Un saluto

Patrizia

utente anonimo ha detto...

Mi sono dimenticata il link al mio blog: sorry!!

Patrizia

utente anonimo ha detto...

Io ci sto....anche se sono dello stesso avviso di Moon al commento 4 per quanto riguarda il contenuto della lettera.

Vabbò fammi sapere...ah dimenticavo, La Bionda dice che quando accendi il forno le pareti di casa sua si surriscaldano :D

Baci, Daniela

lucyvanpelt78 ha detto...

Va bene, allora domani lancio ufficialmente l'iniziativa! Che bello! ^_^


Perfido, dovresti avere con te almeno un anno e mezzo della mia vita, se non sbaglio.... e lì ce n'erano di ricordi, dorati, neri, oppure a forma di cuore... Ci penso sempre, ogni volta che giro un foglio di calendario... :-D


utente anonimo ha detto...

Anch'io anch'io anch'io!

Ho tuttora un dialogo tra sordi con un ragazzo cubano. É un dialogo tra sordi perchè ho il sospetto che metà delle mie lettere vadono perse e così lui mi scrive che non ha mie notizie da un sacco ed io riscrivo mle stesse cose della lettera precendete e via così.

Comunque nello swap epistolare ci sto alla grande!

Chiara

moonsweet ha detto...

Ma no dai.... ovvio che ho avuto amici di penna... sia penna vera che penna virtuale.

(Ciò non toglie che tu sia così più vecchia di me da poter essere mia madre!!! ahahahhahaha lo so che hai solo 1 anno più del mio ragazzo ma dirtelo mi fa ridere!! :p)


Ho avuto un paio di corrispondenti francesi, entrambe poi son venute anche veramente a casa mia! Ho avuto anche un corrispondente giapponese, un ragazzo di nome Hiroshi, quando avevo deciso che dovevo imparare il giapponese. Lo scambio epistolare (e.mail sia chiaro, non ho mai spedito vere lettere di carta in giappone!) è finito quando mi sono resa conto che non era il metodo giusto per imparare la lingua e che non ci capivo quasi un'acca di quello che mi scriveva -.-

Altro compagno di scambi epistolari era il mio compagno di banco delle scuole superiori... e tu dirai... che cacchio ti crivi con uno che ti siede accanto? si.. in effetti... però l'estate non ci vedevamo ed allora, entrambi nostalgici della carta stampati e gioiosi di essere un pò diversi dai nostri compagni, ci scrivevamo delle luuuunghe lettere per scriverci cosa facevamo.... se pensi che abitavamo a 10 miuti di macchina la cosa fa anche ridere... ma a 15 anni quando non hai la macchina... diciamo che sembrava più lontano...

Stessa cosa ho fatto per alcuni anni con la mia migliore amica...


Poi hanno inventato il cell... e nessuna ha più voluto rispondere alle mie lettere -.-


Più ci penso a me stessa e più mi rendo conto che non avrei potuto avere altra amica che te... @.@

Per traslazione forse anche altri =.=

sillym ha detto...

...io continuo anche adesso a scambiarmi lettere con alcune ragazze che hanno questa stessa passione...

utente anonimo ha detto...

Si, certo Lucy, ho con me un anno importante, pieno di variopinti ricordi, lo potrei battezzare come l'anno del cambiamento.

Devo ammettere che averti come amica di penna è un'esperienza irripetibile.

Il Perfido.