19/09/09

Resoconto del primo giorno di asilo

La maestra è stata chiara: alle 12 potete venire a riprenderveli. Io ero dietro il portone già dalle 11.30
Aprono a mezzogiorno preciso, entro e mi avvio verso l'aula, insieme ad altre tre o quattro mamme. La maestra sta davanti la porta e chiama per nome i bambini, quindi li consegna ai rispettivi genitori. Faccio capolino, mentre aspetto il mio turno, e la vedo. Seduta su una sediolina disposta in cerchio insieme agli altri, lo zainetto sulle spalle, un palloncino bianco stretto in mano ed un cappellino a forma di orecchie di Topolino in testa. Mi vede ma non si muove finché la maestra non la chiama. La maestra mi fa cenno che è andato tutto bene e anche a me sembra tranquilla. Serena. Troppo calma. Allibita. Quasi allucinata.
Uscendo in cortile le chiedo com'è andata e lei risponde serafica "Mi sono divertita tantissimo!" poi si fionda vestro le giostrine, prese d'assalto già dagli altri bambini.
Io sono succube della foga di sapere, di fare domande, di avere risposte e resoconti, commenti, racconti; lei è compleatamente assorbita dal vortice delle giostrine, quasi non mi ascolta. Riesco a tirarla via solo dopo due giri di giostrina, due scivolate e un minuto sul cavallo a dondolo.
Quindi le faccio la domanda che da almeno 5 minuti mi attanaglia: "Che avete fatto?"
Risposta: "Non mi ricordo"

Era totalmente in trance, come quando si esce troppo in freta da una sala di cinema e non si capisce bene se ci si trova ancora a Gotham City oppure per le strade della propria città. Io la tartassavo di domande (Avete fatto merenda? Hai fatto la pipì? Avete cantato? Come si chiamano i tuoi comagni? Il panino era buono? Hai bevuto? Sei riuscita ad aprire la cerniera dello zainetto?) e lei rispondeva a monosillabi: si, no,  non mi ricordo.

Solo dopo 10 minuti di camminata ho scoperto che hanno cantato alcune canzoncine delle quali lei conosceva solo quella del coccodrillo come fa e quella dell'arca di noè. Arrivati quasi a casa ho saputo che non hanno colorato, poi il nulla.

In serata, a mente fredda, sono riaffiorati i ricordi. C'era bisogno di elaborarli per bene, evidentemente, perché poi non è stata più zitta.

"Quando tu e papà ve ne siete andati sono venuti altri due bambini, poi la maestra ha detto i nomi di tutti i bambini e io ho detto presente, perché già lo sapevo che dovevo dire così, poi la maestra ci ha detto che facevamo merendina però la tovaglietta non mi è servita perché c'era il tovagliolo, però l'acqua della borraccia era calda, tu me la devi dare fredda così mi rinfresco. Lo sai ci sono i bagni per i maschietti e quelli per le femminucce e i maschietti la pipì la fanno in piedi! Poi abbiamo fatto il girotondo delle sedie e abbiamo cantato le canzoncine però io non le sapevo, invece la maestra le cantava con i miei compagnetti che le sapevo e anche Flavia e Silvia le sapevano perché loro sono graaaaaaaaaaaaandissime perché andavano a scuola anche l'anno scorso, cioè l'anno scorso-scorso... ieri -ieri! E quindi io sapevo solo quella del coccodrillo e poi pure quella dei leocorni. Il panino con la nutella era buoooooooooooonissimo! invece un bambino ha buttato i crackers a terra e la maestra l'ha rimproverato. Io gliel'ho detto alla maestra che io ho lo zainettoa forma di asinello e la borraccia di cenerentola però lei non mi ha ascoltato. Poi la maestra ci ha dato i palloncini però ci ha detto di stare fermi e che non potevamo tirarli in alto in alto, però poi a me mi è caduuuuuuuto! E allora me l'ha raccolto un mio compagnetto che si chiama Davide e io l'ho ringraziato, però zittamente. Lo sai c'è pure un mio compagnetto che si chiama come papà però io non gliel'ho detto. Io la pipì non l'ho fatta perché non la dovevo fare. Poi abbiamo giocato con gli animali e con le costruzioni, e gli animali erano duri tranne il maiale che era morbidissimo. C'erano pure le costruzioni per non erano i lego ma erano grandi come quelle che avevamo quando avevo due anni e mezzo. Però poi mi sono preoccupata un poco perché nella classe erano venute alcune persone che dovevano parlare con la maestra però tu non c'eri, e mi sei mancata tantissimissimo e pure io ti sono mancata tantissimissimo, come quando eri a Copenhagen che dicevi Ma dov'è la mia Cucciolotta? E comunque mi sono divertita tantissimo!"

Meno male.


6 commenti:

apemaya85 ha detto...

chissà se da grande ricorderà il suo primo giorno di scuola... di sicuro la mamma lo ricorderà per sempre ^_^ buonanotte!

utente anonimo ha detto...

Ti sei un po' rilassata? E' andato tutto bene,no?...Era normale che la pupa dovesse metabolizzare...solo che a volte, noi mamme siamo talmente prese che dimentichiamo che i piccoli hanno i loro tempi;)Però del resoconto della giornata mi ha colpito una frase di Matilde: "Io gliel'ho detto alla maestra che io ho lo zainettoa forma di asinello e la borraccia di cenerentola però lei non mi ha ascoltato" mi ha fatto tanta tenerezza perchè è passata da un rapporto esclusivo ad uno dove deve condividere l'attenzione della maestra con tutti i compagni...Abbracciala forte da parte mia.

Un bacio, Daniela

sillym ha detto...

Hai visto alla fine se l'è ricordato tutto per filo e per segno!!

utente anonimo ha detto...

meno male davvero!

la figlia della mia collega dopo due anni di asilo ancora si aggrappa alla madre quando l'accompagna, piange e strepita, poi si siede in un angolo e non gioca assolutamente con gli altri bambini. mamma mia!

tua figlia è un genio!

lauraricama ha detto...

Sono contenta che hai superato così bene il primo giorno di scuola, vedrai che piano piano andrà meglio...

utente anonimo ha detto...

mammina, ho il fiatone!! mi par di vedervi... e di essere li con voi! Bhè, spero tu ti sia rasserenata. Certo, dev'essere dura vederla tanto piccola eppure così indipendente e capace di interagire con un mondo al di fuori delle mura di casa e delle braccia di mamma, dalle quali dipendeva totalmente fino a ieri. Ma allargati il cuore: ha detto che le sei mancata tanto, ma che si è divertita, questo è importantissimo: significa che il tuo compito di prepararla alla vita lo stai svolgendo alla grandissima, ma il suo punto di riferimento sei ancora e sempre tu...

Tanti bacini sbaciucchiosi a Matildina e un abbraccione a mamma e papà


fede