09/11/09

Un nuovo quesito pedagico-enigmistico

Bene, abbiamo superato brillantemente tutte le crisi, i capricci e i problemi presentatisi finora. Ogni volta dicevo "E anche questa è fatta, vedremo cos'altro s'inventerà".

Abbiamo superato il distacco, abbiamo superato il rifiuto delle attività, abbiamo superato il pretendente irruento, stiamo combattendo con buoni risultati gli episodi di regressione...

Una decina di giorni fa mi hanno telefonato da scuola: Matilde si era fatta la pipì addosso.
Sono andata a cambiarla e le ho chiesto come mai se la fosse fatta addosso invece di farla in bagno al momento opportuno. La sagace risposta è stata: "Nel gabinetto non c'è la tavoletta e mi si raffredda il culetto".
Quindi, a spiegarle che a scuola, in tutte le scuole, non ci sono le tavolette sopra i gabinetti perché così le bidelle puliscono più facilmente... dunque l'invito a sforzarsi di fare lo stesso la pipì in bagno.

Promessa fatta, ma - come era naturale - non onorata.

Durante tutta la settimana appena trascorsa, ogni volta che l'andavo a riprendere se l'era appena fatta addosso, talvolta la maestra non se n'era nemmeno accorta ed era lei stessa che me lo confessava... poi le scappava il resto, quindi tutta la strada di ritorno la facevamo di corsa verso casa. Tutta la settimana. Ogni giorno.

Venerdì scorso il disagio è stato tale che ha pianto e saltellato per tutta la strada ed io le ho detto esplicitamente di memorizzare bene quel senso di disagio e di malesse, e di ricordarselo quando era il momento in cui tutti i bambini vanno in bagno a fare pipì... E' meglio sedersi su un gabinetto freddo per mezzo minuto oppure piangere e soffrire per 10 minuti di strada?

Sembrava fatta, invece oggi la stessa storia.

Ed ecco la fatidica domanda: cosa fareste voi?

Vi dico cosa ho fatto io, appena arrivata a casa.
L'ho portata in bagno ed ho sollevato la nostra tavoletta: "Ora fammi vedere come farai, domani, a fare la pipì nel bagno della scuola: da questo momento anche a casa farai la pipì nel gabinetto senza tavoletta, così il tuo culetto si abitua al freddo."

L'ha fatta, ed era vagamente divertita quando le ho chiesto se il culetto si fosse raffreddato e se avesse anche starnutito.

Questa la mia linea di condotta dei prossimi giorni, ma ogni consiglio e suggerimento sarà bene accetto.




4 commenti:

utente anonimo ha detto...

Stavo per suggerirti la stessa cosa....certo che 'sto braccio di ferro tra te e Matilde sta diventando di fuoco. Non mollare.
Un abbraccio, Daniela

sillym ha detto...

Un'idea geniale...io non avrei saputo fare di meglio!

lucyvanpelt78 ha detto...

Daniè, credimi.... 'un ma firu cchiù!

utente anonimo ha detto...

...e poi dicono che crescere un figlio è facile......quante specializzazioni bisognerebbe avere oltre quelle di pediatria, psicolologia, pedagogia, educatrice, cuoca...........