28/12/09

I miei 2 cent di pediatria

Ieri sera Matilde ha avuto un improvviso picco di temperatura, 39 e mezzo efficacemente domato con la tachipirina. Stamattina mi sono fiondata alla asl, mi sono fatta assegnare una dottoressa scelta a caso tra le uniche due con posti ancora liberi, sono tornata a casa a riprendere la bambina che era rimasta con mia madre quindi l'ho portata subito dalla nuova dottoressa.

Non le darò un soprannome, perché dovrei chiamarla "La Cretina". Alla asl mi hanno assicurato che ai primi di febbraio (come già avevo sentito dire) finalmente verrà preso un nuovo pediatra, quindi mi riservo di tenermela buona fino ad allora, poi la cambio senza pensarci due volte.
Perché? Perché secondo me la prima dote che deve avere un pediatra è il saperci fare coi bambini. Lei ha una sala d'attesa colorata, accogliente, piena di giochi a disposizione dei piccoli pazienti che aspettano impazienti, ma poi è così brusca nei modi che mi sono chiesta se quella sala d'attesa non l'avesse addobbata l'assistente, che mi è sembrata più "vicina" ai bambini.
Non un sorriso da parte della dottoressa, nessuna domanda rivolta direttamente a lei e dire che si tratta di una bambina di 4 anni... l'ha presa e coricata bruscamente sul lettino per visitarla e Matilde, che già da sola non ama queste maniere forti e violente, ovviamente si è messa a piangere dicendo che voleva andare a casa.

L'esito della visita è stato tutto e il contrario di tutto. E' anche vero che è un gran problema conoscere un bambino "da malato". Se non si sa com'è il bambino quando sta bene è più difficile valutarne lo stato di malattia.

In pratica ha detto che l'esantema potrebbe essere qualsiasi cosa, potrebbe essere anche solo una specie di reazione allergica all'infezione delle tonsille, oppure la quarta malattia, ma c'è il discorso della febbre...
Matilde è stata 24 ore con febbre modesta, 24 ore con esantema e senza febbre e poi è comprarsa di nuovo quella febbre alta che superava i 39°.
Sospetta scarlattina, anche se la gola non è da scarlattina, sospetta tonsillite, anche se l'esantema non c'entra niente con la tonsillite (tranne quel discorso un po' strano sulla reazione allergica all'infezione...)
In definitiva le ha prescritto un tampone tonsillare da fare con urgenza e l'antibiotico da prendere nel caso in cui in giornata la febbre fosse salita di nuovo.

Abbiamo fatto subito il tampone (dopo mille fatiche per trovare un laboratorio di analisi che non fosse chiuso per ferie) e Matilde mi ha stupito ancora una volta.
Matilde ha bisogno di sapere, di capire cosa succede, solo così non ne ha paura. Mentre eravamo lì le ho detto chiaramente: "Ora questa simpatica signora ti guarda la gola e ci strofina un piccolo cotton fioc. Sarà un po' fastidioso ma tu stai tranquilla, dura pochissimo e il fastidio passa subito"
Ebbene se n'è stata lì a bocca spalancata mentre quella ravanava tra le tonsille, senza un fremito, senza un cedimento, senza nemmeno un accenno a voler chiudere la bocca e andarsene. Quando l'infermiera ha finito aveva le lacrime agli occhi ma mi ha sorriso e mi ha detto "E' stato fastidioso ma ora è passato subito". L'infermiera stessa si è complimentata con lei dicendo che era meravigliata di come sia stata brava una bambina di soli 4 anni, lei che spesso ha problemi a fare i tamponi agli adulti!

Avremo l'esito del tampone mercoledì pomeriggio, ma l'infermiera stessa ha detto che quella non è gola da scarlattina: le tonsille sono si gonfie e infiammate ma non hanno pus nè dentro nè fuori.
Ed io lo sapevo già.

A pranzo la febbre di Matilde è arrivata a 38,5 e si è assestata su quei numeri per tutto il pomeriggio. La pediatra mi ha anche prescritto un antibiotico da dare nel caso in cui la febbre superasse i 39. Poco prima di cena era 39,3 quindi gliel'ho dato.

Ora, ecco i miei 2 cent di pediatria. Premetto che non sono medico, e ammiro la costanza e la perseveranza negli studi di tutti i medici, che iniziano a vivere solo dopo i 30 anni... però...
Secondo me si tratta di due cose diverse ma contemporanee.

Sabato Matilde aveva avuto la febbre nei dintorni dei 38, poi in serata sono spuntate le puntine e domenica è stata sfebbrata tutto il giorno. La febbre alta è arrivata nella sera di un giorno intero senza febbre. Secondo me si tratta semplicemente della quarta malattia, che si presenta con febbre moderata e puntine diffuse, microscopiche e rosa, e *poi* di una tonsillite contemporanea ma che niente ha a che vedere con la scarlattina.

La pedriatra non ci ha capito un Beneamato e per me la pediatra è la terza persona più importante nella vita di un bambino: prima la mamma, secondo papà, terzo il dottore, perché a lui è "data in mano" la *salute* del bambino.

Mi dispiace per lei, ma avrà vita breve nel tesserino sanitario di mia figlia.

2 commenti:

lauraricama ha detto...

COncordo in pieno!!! Trovare dei bravi medici è veramtne difficile, tu eri stata molto fortunata con il precedente... adesso mi sa che ti devi accontentare, ma almeno Matilde ha passato il momento più difficile... pensa adesso al piccolo che arriva!!! Devi per forza trovare un medico serio!!!

sillym ha detto...

Io li odio i pediatri scorbutici!ce n'è uno che a volte sostituisce la pediatra quando non può venire che gli darei fuoco...e samuele già inizia ad urlare quando entriamo nella sala d'aspetto...