09/03/10

La vigilessa


In macchina. Schroeder ed io parliamo. Matilde cerca insistentemente di attirare la mia attenzione: "Mamma, ti devo dire una cosa".

Siamo ancora nel periodo in cui, per darsi un contegno e non sentirsi esclusa dal dialogo "dei grandi", Matilde si insinua continuamente nelle conversazioni, inventandosi argomenti inverosimili o fuori luogo. Ormai, però, è abbastanza grande da imparare ad aspettare che gli altri finiscano di parlare, senza interromperli.

"Matilde, sta parlando papà. Appena finisce poi me lo dici. Allora... stavamo dicendo..."
"Mamma ma io ti devo dire una cosa"
"Aspetta che papà finisca di parlare! Lo sai che non si deve mai interrompere qualcuno che parla!"
"Ma mamma, ma io...!"
"Matilde, ma insomma! Quante volte te lo devo dire! Devi aspettare che papà finisca di parlare! Lo sai che si fa così! Ma che novità è questa!"

Silenzio

"Allora, Schroeder, cosa stavi dicendo..."

Sirena ululante sul sedile posteriore

"Matilde... ma perché piangi adesso?!"
"Perché io ti volevo dire che papà non si è messo la cintura!"

Speriamo che abbia capito che, la prossima volta, non deve iniziare il discorso con la solita civetteria da "Mamma ti devo dire una cosa..." che si rivela essere, poi, una domanda su cosa le regaliamo per il compleanno o quando nasce il fratellino, ma che, se deve "rimproverare" suo padre perché ha il vizio di non allacciare la cintura in macchina, lo dica subito e chiaramente, senza preamboli.

1 commento:

Santarellina ha detto...

...vero! Poveri bimbi: gli si insegna una regola e quando provano ad applicarla viene fuori che ci sono millemila eccezioni!!