04/03/10

Rispondendo al commento di Trasparelena


Stavo rispondendo a questo commento, ma ne è venuto fuori un papirone, dunque ho deciso di farne un post.

Io credo che ogni bambino abbia il dovere di essere, innanzi tutto, desiderato dai genitori... fare figli solo perché li chiedono i figli più grandi è una sciocchezza immane, specialmente perché nella quasi totalità dei casi un bambino di 3-4 anni può dire di volere un fratellino senza avere la minima idea di cosa significhi nel concreto, così come potrebbe chiedere una macchinina nuova o un cucciolo.

Woodstock esiste solo ed esclusivamente perché *io* l'ho voluto. Fosse stato per mio marito sarebbe arrivato tra una decina d'anni, pigro e fifone com'è in certe scelte.
Semplicemente una sera gli ho chiesto "Ma secondo te noi due lo faremo mai un altro figlio? Tu lo vuoi?"
"Si, certo che lo voglio, prima o poi..."
"Bene, allora cominciamo da subito"
I "prima o poi" di mio marito significano "Non farmi domande difficili, decidi tu perché preferisco trovarmi di fronte al fatto compiuto piuttosto che dover decidere e programmare una cosa del genere."

Per me il discorso era chiaro: avevo "desiderio" di maternità già da quando ho smesso di allattare Matilde. Uno dei primi post di questo blog è proprio su questo argomento, ma *razionalmente* sapevo che non era ancora il momento e non mi pento di aver aspettato tutto questo tempo, perché la bambina è cresciuta ed è maturata di più, è diventata più indipendente e autonoma e "grava" di meno sulle mie spalle rispetto anche solo ad un anno fa.
In sincerità, il mio ideale era adottare un neonato e trovare il modo di allattarlo ugualmente (so che c'è gente che c'è riuscita - folli! - con farmaci e stimolazioni che hanno iniziato una produzione di latte materno che ha permesso loro di allattare davvero un figlio adottivo) ma poi ho capito che la via più semplice passava per il metodo di riproduzione tradizionale.

Non volevo la gravidanza, detesto lo stato di gravidanza, odio l'idea di dover partorire e non ci provate nemmeno a suggerirmi un cesareo programmato perché mi terrorizza ancora di più l'idea che mi aprano la pancia per tirare fuori un bambino. Lo avrei voluto bello e fatto.

Woodstock esiste perché l'ho voluto e perché, per la mia esperienza diretta, era la scelta migliore anche per Matilde. I miei fratelli stanno in cima nella classifica delle persone più importanti della mia vita... insomma, io sono quella che quest'estate ha mollato marito e figlia per partire da sola con loro!
Woodstock sarà per Matilde una possibilità, una compagnia, un confronto continuo. Un nemico con il quale contendersi le mie attenzioni ma soprattutto un prezioso alleato per il futuro...
Quando sarò vecchia e decrepita non sarà da sola a doversi occupare di me, e se invece io morissi giovane, avrebbe comunque qualcun altro con cui condividere la cura di se stessa e del padre.

Poi, magari, si odieranno a morte, ma non me la sentivo di privarla a priori della stessa ricchezza che ho io coi miei fratelli...

E lo odierò e me ne pentirò e mi sbatterò la testa al muro, lo so, ma subito dopo i 35 anni un altro figlio lo faccio di sicuro... e se impazzisco del tutto me ne conservo un altro per la vecchiaia, l'ultimo volo ormonale prima della menopausa, verso i 39-40 anni...

Il discorso economico è assolutamente relativo: io mi sono sempre adattata a poco e sono convinta che per i primi anni di vita un bambino abbia veramente bisogno solo della mamma, tutto il resto, giocattoli, vestiti e accessori vari, sono solo fronzoli superflui che fanno piacere più che agli adulti che ai bambini. I vestiti si riciclano dai fratelli, dai cugini, dagli amici... si comprano al mercatino invece che nei negozi chic... i bambini non notano la differenza.
Allattando al seno si risparmia una quantità spaventosa di soldi e con un po' di impegno si possono preparare in casa anche le pappine invece che comprarle già pronte e omogeneizzate.
Poi, adesso che mi si è aperta anche la frontiera dei pannolini lavabili a risparmio esponenziale, è ancora meglio!

Certo, non sarà facile, e sarà un po' più faticoso, ma mi permetterà di poter campare una famigliola allegra e numerosa con cifre abbordabili e alla nostra portata.

Sarà dura, ma ce la farò!

7 commenti:

lauraricama ha detto...


Brava Tesoro, sei proprio la donna giusta per fare la mamma!!!

Trasparelena ha detto...

io spero che il mio commento non ti abbia offesa, perchè non ne avevo assolutamente l'intenzione.
Io sono figlia unica e questo io lo vivo sinceramente e oggettivamente come uno "svantaggio" e come un "essermi persa qualcosa", e son sicura che se mai riusciremo ad avere un altro figlio mia figlia ne trarrà solo dei benefici, di certo non sarà una cosa peggiorativa per lei, anzi.
Però ecco, a me lo stato di gravidanza era piaciuto, lo ricordo con grande affetto, e il fatto che un altro figlio lo voglia "per me" è perchè forse solo ora mi sento veramente pronta per questa cosa, soprattutto emotivamente
(io parlo al singolare ma ovviamente in tutto il discorso Marito è il 50% della decisione, perchè un figlio si fa in due)
Sulla questione economica son d'accordissimo, che pure se non ho fratelli son venuta su usando i vestiti e pure i giochi delle cuginette più grandi e non mi sembra di averne sofferto (e lo stesso riciclo noi cugine lo facciamo per i nostri figli, tanto che per la mia compro pochissimi vestiti).
Ti auguro di goderti la fine di questa gravidanza, e di goderti il tuo woodstock e ti faccio molti auguri per la bella famiglia che hai.

utente anonimo ha detto...


Condivido in tutto quello che scrivi, anche se io il secondo figlio l'ho voluto soprattutto perché il primo avesse un fratellino o una sorellina. E infatti la bimba è arrivata a meno di due anni di distanza dal primo. Benché molto piccolo, lui ha sofferto di gelosia, ma anche lei era gelosa di lui. Ora sono grandi e ancora litigano, ma sono anche amici, e, soprattutto, molto solidali e complici, e questo mi fa ben sperare per il futuro, se mio marito e io dovessimo morire anzitempo.
Il mio rammarico è non aver avuto un terzo e un quarto figlio, ma mio marito ha molti più anni di me e non se la sentiva di essere un papà-nonno. Ma abbiamo adottato una bimba a distanza. E' vero che il termine "adozione" è sbagliato e fuorviante, ma ce la fa sentire "nostra". In realtà la piccola è tanto fortunata da avere una mamma che la ama e si occupa di lei, pur avendo grosse difficoltà economiche. Noi ci limitiamo a contribuire al suo mantenimento fino a quando sarà adulta. Forse non la vedremo mai di persona perchè abita molto, molto lontano, ma le vogliamo bene ugualmente.
Ti auguro di coronare il tuo sogno di avere una famiglia numerosa. Vedrai che tutto andrà bene e sarete felici: le premesse ci sono tutte!
Antonella

utente anonimo ha detto...


quanto sei fantastica?? :D

anche io vorrei mille mila figli.... ma dovevo pensarci prima di laureearmi e desiderare di avere un lavoro che mi soddisfi...

penso che alla fine... se ne avrò.... mi fermerò al secondo....

lucyvanpelt78 ha detto...


No, Elena, non mi sono offesa... semplicemente mi andava di spiegare il perché ho messo "in cantiere" Woodstock per il bene di mia figlia... ma non volevo che tu pensassi che l'avevo fatto *solo* per lei, ecco tutto! ^_^


Trasparelena ha detto...

@Lucy, non lo pensavo, tranquilla, anzi mi hai fatto riflettere e trovare buoni motivi, anche per sentirmi meno egoista. Grazie

Marsille ha detto...


http://periodici.repubblica.it/d/
pag.56
;)