25/06/11

Il colmo

"Mamma, qual è il colmo per una mamma?"
"Uhm... non lo so, dimmelo tu..."
"Avere un figlio e non avere latte nel seno!"

Anche questa è "cultura dell'allattamento". Matilde, vedendo me allattare sua sorella, sta imparando a sua volta come si fa. Sta imparando la posizione giusta, la pazienza infinita, il rispetto dei tempi e delle necessità che un neonato richiede. Stiamo ripristinando l'antica arte di allattare al seno, che fino a 50 anni fa si tramandava semplicemente così, di madre in figlia, senza bisogno di usare le parole, di spiegare, di mostrare. Semplicemente le bambine guardavano il modo in cui le mamme accudivano i loro fratellini e sorelline e così imparavano.
Un'arte ed una tradizione che purtroppo sono state demolite dalla politica del latte artificiale che è esplosa negli anni '60 e che ha privato la mia generazione di quel prezioso alimento, quale è il latte materno, ed ha pregiudicato l'alimentazione anche per la generazione successiva, quella dei nostri figli.

Per fortuna una ventina di anni fa si sono resi conto un po' tutti di quanto danno ha fatto (specie alla mia generazione, quella degli anni 60-70) il latte artificiale, quante malattie metaboliche, quante allergie e intolleranze... per non parlare dei risvolti negativi della mancanza del "contatto" per noi figli della "cultura del distacco precoce"... quante dipendenze e disagi psicologici viviamo... il fumo, le droghe, i disordini alimentari, che sono spesso riconducibili a separazioni precoci madre-figlio.

Oggi si torna a promuovere l'allattamento naturale, oggi nascono associazioni di volontariato e figure professionali specializzate nell'aiuto e nel sostegno alle madri che desiderano allattare al seno i propri bambini.
Sono necessarie figure professionali specifiche che purtroppo non sempre corrispondono ai pediatri, anzi quasi mai, ma non per colpa dei pediatri... semplicemente loro all'università non studiano nulla di allattamento e in teoria dovrebbero informarsi e formarsi per conto proprio.
Cosa che purtroppo spesso non accade per cui sono i primi a suggerire, alla prima difficoltà, di ricorrere alla soluzione più facile per tutti a soprattutto per loro: il biberon.
E nemmeno loro sanno che, invece, esistono persone specificatamente formate in allattamento materno, consulenti "alla pari", mamme che hanno trovato la voglia e il tempo di seguire un corso per imparare ad aiutare le altre mamme come loro che vogliono allattare ma non riescono subito.

L'anno scorso io sono diventata una di loro, una volontaria "mamma alla pari", ed ho già all'attivo una 20ina di consulenze fatte di persona o al telefono o via mail.
Esiste, poi, la figura professionale che si chiama IBCLC, acronimo di Consulente professionale in allattamento certificata a livello internazionale però in inglese. Per diventare IBCLC bisogna superare un esame e per accedere all'esame bisogna avere sulle spalle 90 ore di corsi di formazione specifici e ben 1000 ore di consulenze cliniche.
Io ho deciso di provarci e forse ce la farò per il 2013.

"Cara Matilde, il vero colmo per una mamma è decidere di tornare a studiare, trovare il tempo e il modo per fare tirocinio in ospedale nei reparti di maternità, quindi fare un viaggio e superare un esame, nella speranza di avere finalmente un titolo e una professione in mano, per poter, nella mezza età, annunciare che si è deciso cosa si vuol fare da grande."

6 commenti:

utente anonimo ha detto...

ciao daniela fai benissimo a metterti in gioco a tornare a studiare e fare questo progetto perchè mi sembra davvero molto interessante. leggendo le tue parole fai sembrare l'allatamento come un qualcosa di semplice e naturale.per me è stato un vero stress non riuscivo mai a capire se anna fosse sazia o avesse ancora fame..ho allattato per 20 gg poi lei piangeva disperata ogni pomeriggio..non so se ho sbagliato io...cmq anna ha iniziato a bere il nidina1 e ora il nidina 2 il contatto materno l'ha avuto lo stesso... per me è stato meglio così...avevo gli orari prefissati in cui doveva mangiare.. mi sento una buona mamma anche se non ho allattato...e Anna è cresciuta lo stesso bene... ci dovrebbe essere più informazione e le mamme dovrebbero essere sostenute anche se non riescono ad allattare...
un abbraccio e un bacino alla tua angelica e matilde

Fran

utente anonimo ha detto...

prima cosa: non sei di mezza età
seconda cosa: mi sento ultra fortunata.... avrò una consulente tutta miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :p



LA Santa




ps. Terza cosa: sono fierissima di te. L'ho sempre detto che sei un modello di vita!

lucyvanpelt78 ha detto...

Fran io non credo che chi non riesce ad avere un buon avvio di allattamento e si arrende sia da considerare una cattiva madre. Non esistono "cattive" madri, non per questi motivi, quanto meno.
Forse l'unica domanda che potresti porti a riguardo è: hai chiesto aiuto a qualcuno di *competente* quando ti sei sentita in difficoltà?
Il punto è solo questo: tutte le mamme possono allattare ma non tutte ci riescono facilmente e non sanno che esistono figure professionali e volontarie che si occupano proprio di questo e che sono più preparate in materia rispetto ai pediatri (i quali spesso non sono nemmeno in grado di valutare una poppata). Purtroppo poche mamme sanno dell'esistenza di queste realtà associative di sostegno e di auto-aiuto...

Moon spero di non essere già in età da pensione quando dovrò fare da consulente per te! :-PPPPPPPPPPPP

lucyvanpelt78 ha detto...

Yersinia quello è il corso che ho seguito l'anno scorso, quello di 20 col manuale OMS/Unicef e che mi ha dato la "qualifica" di "consulente alla pari"! L'ha organizzato a Palermo proprio l'associazione Cerchi di Vita (di cui sono diventata vicepresidente... hehehe...)

Roby... non è mai troppo tardi! :-D

utente anonimo ha detto...

Ma che scalata al potere stai facendo!??!?! XD



LA Santa

utente anonimo ha detto...

Non tutte le mamme possono allattare: la mia non poteva. Da giovane ha fatto non ricordo che malattia e non ha potuto allattare nè me nè mia sorella.
Entrambe siamo cresciute col latte artificiale e siamo entrambe di sana e robusta costituzione: io sono alta 180cm, mia sorella 170. Nessuna delle due soffre di malattie metaboliche, allergie, intolleranze, nessuna di noi due fuma, beve o si droga o l'ha mai fatto, non soffriamo i disordini alimentari.

Con questo voglio dire che citare l'allattamento con latte artificiale come causa, più o meno latente, di disturbi fisici e psichici mi si sembra un filino esagerato. Come per tutte le cose ha lati positivi e negativi; uno dei lati positivi è che col biberon anche il padre può allattare il/la figlio/a dando da una parte un "turno di riposo" alla madre e creando dall'altra quelle occasioni di contatto, quella familiarità tra padre e prole che con l'allattamento al seno non ha occasione di crearsi.

Ti ammiro per il coraggio di rimetterti in gioco e la voglia di fare un corso e sostenenre un esame.

Kitchan