24/09/13

La salvatrice di ragni

I ragni ed io abbiamo sempre avuto un rapporto controverso.
Abbiamo sempre nutrito terrore reciproco. Abbiamo sempre cercato di fuggire, l'una davanti all'altro, ma la mia mole fisica superiore, aggiunta alla mia possibilità di chiedere aiuto a qualcun altro con una mole fisica pari alla mia, ha sempre fatto sì che ogni qualvolta ci siamo incontrati, un ragno ed io, lui è morto.

Fino a qualche tempo fa.
Da un paio di anni a questa parte, il mio modo di vedere i ragni si è modificato. Qualcuno dice che è la mia dieta vegetariana che mi aiuta nell'essere meno violenta verso gli altri, ragni compresi. Può darsi. Sta di fatto che negli ultimi anni, a casa mia non sono più morti ragni. Ho imparato a conviverci e, nella peggiore delle ipotesi, a catturarli per poi liberarli in terrazza.
Sorprendente, no?

Orbene.Qualche giorno fa, aprendo lo sportello del frigo, mi sono vista scendere davanti agli occhi un ragno nero, di quelli salterini. Probabilmente stava sopra il frigo, proprio sull'orlo dello sportello, e quando io ho aperto è caduto. Ho fatto un salto indietro, poi gli ho soffiato per farlo cadere sul pavimento e lui si è rifugiato nello spiraglio tra il frigo e il mobile.

Stamattina, invece, aprendo di nuovo il frigo, l'ho trovato zampe all'aria proprio accanto al contenitore del disperser dell'acqua. Roba che meno male che c'era il coperchio chiuso, altrimenti ci si sarebbe tuffato ed io non lo avrei mai saputo.
Ero dispiaciuta, in fin dei conti. Per me era evidente che doveva essere sceso un'altra volta dallo sportello mentre era aperto, ma senza che io (o chi aveva aperto il frigo) me ne accorgessi. Magari ieri sera.
Povero ragno: morto assiderato dopo una notte intera trascorsa dentro un frigorifero puntato a 4°.

Ho soffiato per farlo cadere a terra ed ho notato che una zampetta aveva avuto un sussulto. Mentre era ancora a terra, gli ho soffiato di nuovo, spingendolo verso la porta del terrazzo, e lui si è mosso. Prendo la paletta e lo vedo che si agita, sgambetta, riesce a rivoltarsi e comincia anche a camminare. Gli accosto la paletta e lui, cammina cammina, ci sale sopra. Io apro la porta della terrazza e lo deposito lì. In tempo 5 minuti, già correva saltellando verso il vaso con la menta e il basilico.

Gli ho salvato la vita.
E' un pensiero che mi farà una certa strana sensazione per tutto il giorno.

3 commenti:

Santarellina ha detto...

Il dilemma è sempre quello: fanno più schifo vivi o fa più schifo ammazzarli? Comunque, nella speranza che mi uccidano più zanzare possibile, in genere li lascio campare anche io... sul balcone... con immenso ribrezzo...

Lucy ha detto...

Sul balcone avevo anche Aragog in zampe e occhi...
Ma mi dispiace deluderti... però le zanzare non se le filano nemmeno di striscio... giusto qualche moscerino...

Santarellina ha detto...

Davvero?! :O Allora li posso ammazzare e togliere al mio balcone quell'aura di casa Addams...