26/04/16

Fare notte

Fare notte lavorando con stoffa, ago e filo e cucire a mano.
Fare notte per rispondere a una richiesta di qualche mese fa.
Fare notte e non sentire la stanchezza e gli occhi che si chiudono.
Fare notte e terminare, infine, il prodotto richiesto.
Fare notte e fare il bilancio dell'impegno speso, dei danni fatti e rimediati, ma soprattutto del proprio stato di salute: un dito punto più volte, al limite del sanguinamento, gli occhi stanchi e brucianti, la mano dolorante e con le dita intorpidite, i muscoli della schiena irrigiditi.

Ho fatto notte per realizzare la soluzione a un problema. Ma era il problema di un amico, di un caro amico.

Caro Gandalf, la tua ciambellina per poggiare il casco della moto sul bancone dell'accettazione al tuo centro di fisioterapia è pronta. No, tesoro, non c'è bisogno che prendi in mano il portafogli, non voglio soldi. Come voglio essere pagata? Tu comincia a trattare la mia schiena partendo dalle cervicali, e non fermarti fino a quando non te lo dico io!
;-)

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