08/11/17

Operazione preliminare

Innanzitutto occorre specificare che io mi trovo a metà nella catena alimentare del mondo del lavoro, ossia sono contemporaneamente dipendente e datrice di lavoro, ovviamente di persone diverse.
Ora: è la mia opinione, lo ammetto; è il mio modo di usare lo strumento, lo so; è una dimostrazione di buon senso secondo quello che è il mio concetto di buon senso, ne sono consapevole; tuttavia non riesco a fare a meno di meravigliarmi quando uno degli altri anelli della catena (ossia chi mi paga per la mia prestazione professionale o chi io pago per la sua prestazione professionale) mi richiedono l'amicizia su quel gran castigodiddio che è Facebook, senza - si badi bene: SENZA - eseguire quella che secondo me è un'operazione preliminare obbligatoria allo scambio di amicizia, cioè selezionare le restrizioni.
E se non si può fare preliminarmente, lo fai nell'immediato. O l'amicizia non me la richiedi proprio.
Perché io mi chiedo: tu ti rendi conto che il rapporto che ci lega, a me e a te, è professionale, vero? Non siamo amiche, non siamo compagne, non siamo commilitoni.
Ecco, una volta appurata questa cosa... ma non ci pensi, quando pubblichi le tue foto, che anche io le posso vedere? Io, che ho con te un rapporto professionale, e a cui tu - TU - hai richiesto l'amicizia.
E andando al contrario: ma che ca##o richiedi l'amicizia col tuo profilo Facebook privato ad una persona con cui hai un rapporto professionale, sapendo bene quale genere di utilizzo fai e hai fatto del profilo in passato, quale è il tuo genere di post?!

Boh? Poi sono io quella strana.

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